giovedì 21 maggio 2020

DELL’INTERNO, AL CAPO DELLA POLIZIA E PER CONOSCENZA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE INTEGRALMENTE SI RIPORTA:

LA SEGRETERIA NAZIONALE DEL LI.SI.PO. HA INVIATO UNA NOTA AL MINISTRO DELL’INTERNO, AL CAPO DELLA POLIZIA E PER CONOSCENZA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE INTEGRALMENTE SI RIPORTA:

“Signor Capo della Polizia,  Signor Ministro, è indiscusso che nei decorsi anni la Polizia di Stato, pur chiamata ad onorare il delicato compito di assicurare a tutti Sicurezza ed Ordine Pubblico con standard qualitativi sempre superiori, non ha avuto di pari passo corrispondente attenzione dalle compagini politiche alternatesi al Governo del Paese Italia e, la maggior parte dei rappresentanti politici, sembra non ami le persone che indossano la nostra divisa. A dimostrarlo sono i fatti, non chiacchiere: non sarà certamente sfuggito Loro, per i trascorsi anni nella Polizia di Stato, che prima dell’ultima contrattazione, ad esempio, gli stipendi dei Poliziotti sono stati bloccati per 10 anni e, ciò nonostante, l’aumento accordato a chi assicura il civile svolgimento della vita civile alla Nazione, è stato di poche decine di euro. Tale mancanza di rispetto si perpetua anche adesso, nel momento in cui questo LI.SI.PO. “Libero Sindacato di Polizia” si fa portavoce con la presente. Seppure si riconosca giusta la priorità delle preoccupazioni del Governo alla gestione dell’emergenza sanitaria connessa al Covid-19, con rispetto a tutte le categorie di lavoratori che sono rimasti senza soldi e a tutta la crisi economica dovuta anche al fatto che molti piccoli imprenditori non potranno riavviare le loro attività, come la gran parte dei lavoratori autonomi, si ritiene però non possa prendersi a pretesto la situazione per far slittare ulteriormente il tavolo contrattuale della nostra categoria, scaduto nel 2019. Si rappresenta, altresì, che a parere del LI.SI.PO., l’indennità di vacanza contrattuale sia alquanto esigua e si fa cortese istanza alle Signorie Loro di voler favorirne l’aumento almeno al doppio. Tra le mancate accortezze dell’attuale organo esecutivo si rappresenta che il bonus una tantum di 100 € per i colleghi che hanno lavorato nel mese di Marzo 2020, il cui pagamento era previsto sulla busta paga di Aprile 2020, giusto Decreto legge n.°18 del 17 Marzo 2020, convertito il 24 Aprile 2020 in legge n. 27, ad oggi, non è stato ancora accreditato. Non sia polemica, ma tema di confronto, si fa ancora notare che benché il bonus previsto di mille euro promesso agli infermieri impegnati contro il Covid-19 non sia anch’esso stato pagato, sulla base della nuova promessa del Governo ai Sindacati di categoria di riconoscere loro la somma di duemila euro lordi (circa 1500 euro netti), si ritiene da parte di questo Sindacato che il rischio corso dagli Operatori di Polizia non sia di molto inferiore a quello corso da medici ed infermieri. Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il LI.SI.PO. auspica che Codeste Autorità, quali rappresentanti di vertice della Polizia di Stato, vogliano avanzare nelle opportune sedi istituzionali la richiesta di rivalutare l’offerta in rialzo e, quantomeno, di onorare quella che altrimenti risuonerebbe solo come becera propaganda politica e ulteriore beffa in danno delle Forze dell’Ordine, che potrebbe alimentare dissenso nei confronti dell’attuale Esecutivo.
Con l’occasione, si porgono cordiali saluti”.
Roma, 21 maggio 2020.


LA SEGRETERIA NAZIONALE LI.SI.PO.

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