Comunicato stampa
ZIBERNA :
"SI
RISPETTI LA STORIA DI GORIZIA, IL 12 GIUGNO LA VERA
LIBERAZIONE"
Insieme al
presidente del consiglio regionale, Zanin e al
prefetto Marchesiello deposto mazzo di fiori al
lapidario
"Non ci stancheremo mai di cercare la verità
sul destino di tanti goriziani deportati e,
presumibilmente, infoibati, durante i 40 giorni di
occupazione titina dopo la guerra. Ancora oggi non sappiamo
dove sono sepolti molti di loro".
Lo ha ribadito il sindaco di Gorizia, Rodolfo
Ziberna, durante la cerimonia per ricordare il 12 giugno del
1945, data in cui terminò l'occupazione
della città da parte delle truppe titine. “E’ questa, per
noi, la giornata che corrisponde alla vera liberazione di
Gorizia-ha rimarcato- perché se il resto d'Italia si era
svincolato dal giogo delle dittature totalitarie, Gorizia
sarebbe stata di lì a poco occupata dalle truppe dei
partigiani del maresciallo Tito , occupazione che, a guerra
finita, durò 40 drammatici giorni e che provocò la
deportazione di oltre 650 goriziani mai più ritornati nelle
loro case, nelle loro famiglie. E’ una ferita che non si
chiuderà finchè non sarà possibile ritrovare i resti di
tutte queste persone. Ricordare il giorno della liberazione
di Gorizia non significa certo puntare il dito contro
qualcuno-ha insistito Ziberna-,ma significa ribadire con
forza la propria storia, la propria italianità:solo chi è
sicuro delle proprie radici ed è saldo nei propri valori sa
aprirsi
con rispetto, senza paura per costruire un
futuro insieme agli altri”.
Alla
cerimonia erano presenti
il presidente del consiglio
regionale Piero Mauro Zanin, il
prefetto
Massimo Marchesiello,
il presidente
della Lega Nazionale di Gorizia Luca Urizio, la presidente
di ANVGD Gorizia Maria Grazia Ziberna e la presidente del
Comitato dei congiunti dei deportati in
Jugoslavia da Gorizia, Laura Stanta.
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