COMUNE DI GORIZIA
Comunicato stampa
ZIBERNA: "SIANO I SINDACI A DECIDERE MISURE PER I
LORO TERRITORI"
"Ristorazione, attività sportive, cinema e teatri
rischiano una mazzata mortale"
"L'ho detto e
ripetuto, continuando di questo passo rischiamo di ritrovarci
con migliaia di attività chiuse, l'economia devastata e le città
deserte: il governo torni indietro e attribuisca ai sindaci la
facoltà di decidere gli interventi anti Covid 19 sui loro
territori con adeguato stanziamento di risorse umane ed
economiche".
E' un appello vero e
proprio quello che il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna,
lancia al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte
e per conoscenza al governatore del Fvg Fedriga ed ai presidenti
nazionale e regionale dell'ANCI, l'associazione dei Comuni. In
una lettera inviata questa mattina al premier, Ziberna mette in
evidenza le conseguenze drammatiche che si ritroverebbero a
vivere città come Gorizia se non venissero modificate alcune
delle misure previste dall'ultimo Dpcm, in particolare la
chiusura di bar e ristoranti alle 18 e la chiusura di palestre,
piscine, cinema e teatri.
"In Italia ogni città è
diversa dall'altra, per le dimensioni, l' economia e anche la
vita sociale ed è assurdo prenderne una come esempio per emanare
provvedimenti di carattere nazionale. Assurdo. A Gorizia le
strutture sportive, dalla piscina alle palestre, sono gestite
con grandissima professionalità e si sono fatti investimenti per
garantire la massima sicurezza per le persone che vi accedono.
La stessa cosa vale per bar e ristoranti, per il cinema e i
teatri. Mi rendo conto- rimarca Ziberna- che chi si trova a Roma
non è in grado di toccare con mano la diversità delle situazioni
e, proprio per questo, il percorso avviato nel precedente Dpcm,
che delegava anche ai sindaci la scelta di intervenire sul
territorio, in particolare sul controllo degli assembramenti,
stava andando nella direzione giusta. Non capisco il motivo per
cui sia stata fatta marcia indietro centralizzando nuovamente le
decisioni con conseguenze che rischiano davvero di essere
devastanti. Ci sono situazioni come quella attuale in cui non
può non prevalere il buon senso e , di conseguenza la delega a
Regioni e Comuni di una serie di provvedimenti mirati alle
singole realtà territoriali. Vanno rafforzati i controlli con
nuove risorse umane e non chiuse nuovamente le attività che
rappresentano la vita stessa delle città. Non è mia abitudine
polemizzare, anzi, in questo periodo ho cercato di mantenere uno stretto rapporto di
collaborazione con le Istituzioni a tutti i livelli
(Ministeri, Regione, Prefettura, Forze dell'Ordine, Azienda
sanitaria e così via) ma oggi mi ritrovo a difendere la
sopravvivenza stessa della mia città. Il Comune sta facendo il
possibile per sostenere le famiglie, le attività economiche,
le associazioni e via elencando ma non sarà sufficiente a
salvare quel patrimonio di piccole e medie imprese che
rappresentano il tessuto vitale della città. In tale
contesto- attacca il sindaco- pur condannando con forza gli
episodi di violenza a cui abbiamo assistito di recente e
augurandomi che non se ne ripeteranno di altri, nella mia veste
di amministratore locale, io non me la sento di esimermi dal
cercare di analizzare le ragioni che tali fatti hanno scatenato
e temo davvero che, se non ci sarà uno sforzo per comprendere la
disperazioni che sta crescendo in molti cittadini potremmo
assistere a nuove tensioni sociali. Quindi- conclude il sindaco-
io sono pronto a fare la mia parte e anche di più per evitare
che la situazione diventi davvero drammatica".
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