Dpcm: Bernardis (Lega), chiusura musei e mostre è colpo di grazia a settore cultura
"Le chiusure di musei e mostre, volute dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, contenute nell’ultimo Dpcm, si profilano come il colpo di grazia al settore della cultura. Già messo duramente in crisi dalla precedenti chiusure forzate ma capace di rialzarsi con ingenti sacrifici, adesso vengono resi vani i grandissimi sforzi fatti dagli operatori del comparto per garantire le necessarie condizioni di sicurezza e al contempo preservare fondamentali posti di lavoro”.
Così commenta il presidente della Commissione V, Diego Bernardis, alcuni dei contenuti del nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei ministri.
In particolare, l’esponente del Carroccio aggiunge: “Anche in Friuli Venezia Giulia, così come in altre regioni, dopo innumerevoli sforzi, da questa estate avevamo riaperto musei e riavviato le mostre d’arte, dotando i luoghi museali ed espositivi di tutti i necessari dispositivi di prevenzione a tutela di visitatori e lavoratori.
Nonostante questo e nonostante non siano giunti dati statistici tali da comprovare che musei, cinema e
gallerie d’arte sono fonte di contagio, il presidente Giuseppe Conte e il suo Governo, con i provvedimenti di chiusura, hanno decretato che la cultura non serve a nulla”.
“Nonostante in Italia la cultura è una delle principali leve dell’economia, con un indotto che dà lavoro a un milione e mezzo di persone e l’itero settore corrisponde a oltre il 16% del Pil nazionale, mentre il Friuli Venezia Giulia è ai vertici della classifica delle regioni italiane ove la spesa media mensile delle famiglie per ricreazione, spettacoli e cultura è la più alta, a cui destinano tra il 5,1 e il 5,4% del totale, l’Esecutivo giallorosso affossa il comparto con provvedimenti dannosi poiché evidentemente ritiene questi numeri irrisori e poco significativi" conclude la nota di Diego Bernardis.
giovedì 5 novembre 2020
Dpcm: Bernardis (Lega), chiusura musei e mostre è colpo di grazia a settore cultura
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