…e 30!
Alpe Adria Puppet Festival: 30 anni di teatro, passione e territorio
Dal 23 agosto al 5 settembre, laboratori, conferenze e spettacoli da tutta Europa
E 30! Tante sono state le edizioni del Festival che ha accompagnato e in qualche modo raccontato i cambiamenti culturali e sociali avvenuti in questi tre decenni nella fetta di territorio definita Mitteleuropa. L’Alpe Adria Puppet Festival, organizzato dal CTA - Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia, sta scaldando i motori per l’edizione più europea di sempre, con un cartellone variegato di spettacoli italiani e stranieri che fra il 23 agosto e il 5 settembre toccherà Grado, Aquileia, Gorizia e Nova Gorica. L’intento è quello di consolidare sempre più il ruolo di incontro e di scambio fra realtà internazionali del teatro di figura, in particolare grazie al progetto triennale Puppet & Design, finanziato dal programma Creative Europe Culture che vede il CTA di Gorizia (lead partner) assieme a Lutkvno Gledališče Ljubljana, Studio Damuza di Praha e IED-Istituto Europeo di Design di Madrid.
Il progetto artistico 2021 porterà in Fvg la performer italo-belga Olivia Molnár con Piccoli suicidi (Tre brevi esorcismi di uso quotidiano) di Giulio Molnár, uno spettacolo cult degli anni ’80 in cui l’attore non si serve dell’oggetto, ma è l’oggetto stesso che si fa raccontare dall’attore.
Il Lutkvno Gledališče Maribor ci farà conoscere il suo Pinocchio, vincitore nel 2020 dello storico Gran Prix al 53^ PIF festival. Il regista Matteo Spiazzi, già noto nei paesi del nord-est europeo, premio personale come miglior artista visivo al PIF festival e vincitore del premio nazionale GRA con il miglior spettacolo sperimentale a Kiev, torna in patria per far conoscere uno dei suoi lavori più straordinari. Sul palco, Miha Bezeljak in una messa in scena realizzata con burattini, alcuni dei quali originali prodotti da Anton Jezovšek, uno dei più rinomati creatori di marionette sloveni.
Dalla Francia, sarà un piacere ospitare la compagnia Flop del maestro indiscusso della luce, Philippe Lefebvre, i cui lavori sono degli affreschi animati e colorati grazie a marchingegni meccanici creati appositamente. Flop arriverà a Gorizia con la performance senza parole Dal vivo, già proposta e accolta con grande entusiasmo in tanti paesi europei.
Lo spettacolo A Universal Story, dello spagnolo David Espinosa, in un sapiente bilanciamento tra forma, luce e suono, sviluppa soluzioni che sorprendono il pubblico e lo rendono partecipe e attivo nella visione della pièce.
Ci sarà anche il vincitore del Premio Cantiere 2018, appuntamento purtroppo saltato nella passata stagione invernale del CTA a causa della pandemia, Flirt di Silvia Torri: una divertente “indagine” sul sesso e sull’amore nel nostro tempo, raccontata con pochi oggetti su un piccolo tavolo nero.
Queste, solo alcune anticipazioni perché il cartellone si sta definendo in queste settimane. Accanto agli spettacoli troveranno posto conferenze e meeting con la partecipazione di esperti, studiosi e artisti del teatro di figura e di design; a seguito della 2^ residenza creativa europea, verrà presentato lo studio sullo spettacolo Circus, diretto da Michele Sambin e incentrato sull’omonima celebre e coloratissima linea disegnata da Marcel Wanders per l’azienda Alessi. Gli oggetti per la tavola e la casa inventati dal designer olandese rappresentano una sintesi perfetta del rapporto fra l’immaginario del puppet e il mondo del design.
Si potrà ammirare inoltre l’esposizione dei manufatti realizzati durante il workshop Waste Puppet Design, guidato dall’artista e scenografo Antonio Panzuto e dal designer spagnolo Miguel Leiro. L’Alpe Adria Puppet Festival, infatti, non è solo una vetrina internazionale di teatro di figura, ma anche un laboratorio aperto e dinamico che ad ogni edizione si arricchisce di iniziative e progetti sensibili a nuove forme di teatralità e a contaminazioni fra arti, nella convinzione che solo attraverso la conoscenza delle diversità e l’esperienza si possa provare a dare risposta alla complessità e alle sfide del mondo contemporaneo.
Un festival che da sempre si rivolge a tutti: adulti, bambini, famiglie e a tutti coloro che amano il teatro di figura in tutte le sue declinazioni, sia tradizionali che innovative e sperimentali e che quest’anno coinvolgerà anche il tessuto urbano delle città ospitanti con varie iniziative e una mostra diffusa nel cuore di Gorizia, in collaborazione con le associazioni locali.
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