E' in vendita il nuovo numero di Studi Goriziani, la rivista della Bsi
GORIZIA – E' disponibile nelle librerie il nuovo numero, il 115, della rivista Studi Goriziani, la storica pubblicazione nata nel 1923. La rivista, edita dalla Biblioteca statale Isontina e dalla Libreria antiquaria Drogheria 28, è in vendita al costo di 20 euro.
Il volume contiene insieme ad alcuni saggi storico-artistici, gli indici della rivista, dal n. 1 fino al n. 114 del 2020, e delle pubblicazioni edite dalla Biblioteca, compilati da Antonella Gallarotti, alla
quale si devono pure gli indici già editi nel 2013 (volume 105 degli Studi).
Il nuovo numero, intitolato appunto Indici 1-115 e altri scritti, contiene, oltre agli indici di “Studi goriziani” e delle pubblicazioni della Biblioteca, numerosi contributi tra cui quello di Antonella Gallarotti, Le radici profonde non gelano, di Luca Bellocchi, Nuovi appunti sull’attività triestina di Francesco Bosa scultore funebre, di Michele Di Bartolomeo, La capanna Morbegno sul Triglav da avamposto militare sulla linea d’armistizio a primo rifugio alpino sul fianco occidentale del monte Re delle Giulie, di Paolo Vian, Vittorio Peri: Scritti goriziani, ancora di Antonella Gallarotti Il progetto di mostre bibliografiche virtuali della Biblioteca statale Isontina, di Mirtella Taloni, Memorie di una bibliotecaria negli anni di Internet. Per una storia della biblioteconomia digitale: l’esperienza della Biblioteca Universitaria Alessandrina, di Giuseppe Cauti Uomini Libri Ex Libris ovvero dell'uso "difficile" dell'ex libris, Pietro Mastromonaco Al cimitero di Farra commemorazione per Silvio Cumpeta, infine i contributi del direttore Marco Menato, La collezione d’arte della Biblioteca Statale Isontina, Covid-19 e Bsi, Ricordo di Silvio Cumpeta e infine il Saluto.
Con il numero 115 del 2021 termina infatti, per il direttore Marco Menato, il lungo periodo passato alla guida della Biblioteca statale Isontina e quindi anche di Studi goriziani. «Sono 20 – scrive il direttore prossimo alla meritata pensione - i volumi che ho contribuito a far uscire durante questi anni, iniziati con il novembre del 1996, nonostante la scarsità dei finanziamenti e le mille incombenze burocratiche. Oltre a Studi goriziani sono stati pubblicati numerosi altri cataloghi, piccoli e grandi, tutti relativi all’attività della Biblioteca sia in campo bibliografico (ricordo con orgoglio il grande catalogo del Fondo Gesuitico a cura di Giuliana De Simone) che in campo artistico. Se mi volto indietro, vedo come in un lampo il giorno in cui Otello Silvestri, il mio predecessore, mi consegnò la Biblioteca. Ero molto contento, ritornavo infatti nella Biblioteca che mi aveva visto studente universitario e “volontario” per un paio di anni. Pensavo di rimanere poco tempo e poi di andare altrove. Non sempre i progetti si avverano: in Bsi sono rimasto fino alla fine della mia carriera di bibliotecario statale» .
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