C O M U N I C A T O S T A M P A
Progetto
Pilota PCTO "CEDAS: Censimento dell’Edificato per la stima del
DAnno Sismico"
Gli
studenti degli Istituti Superiori del FVG, formati dal CRS,
coinvolti attivamente nell’attività di raccolta dati e
stima
UDINE, 29 MAGGIO 2021 – Si è
tenuta ieri la giornata conclusiva del Progetto Pilota PCTO
"CEDAS: Censimento dell’Edificato per la stima del DAnno
Sismico", iniziativa di “citizen science” promossa dal Centro
Ricerche Sismologiche (CRS) dell’Istituto Nazionale di
Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), per coinvolgere
gli studenti delle scuole superiori nella classificazione del
patrimonio edilizio per la quantificazione predittiva del
possibile danneggiamento causato da un evento sismico. Il
progetto è stato sviluppato in collaborazione con la Protezione
Civile delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e vi hanno
aderito 6 scuole del Friuli Venezia Giulia - ISIS “Michelangelo
Buonarroti”, Monfalcone; ISIS “Magrini Marchetti”, Gemona del
Friuli; ISIS “Paschini Linussio”, Tolmezzo; ISIS “Bassa
Friulana”, Cervignano del Friuli; Polo Liceale “Dante
Alighieri”, Gorizia; Convitto Nazionale “Paolo Diacono”,
Cividale - con il coinvolgimento di 170 ragazzi coadiuvati dai
loro insegnanti. Alla giornata conclusiva hanno partecipato, tra
gli altri: Paola Del Negro, Direttore Generale di OGS; Stefano
Parolai, Direttore del CRS; Amedeo Aristei, Direttore della
Direzione Protezione Civile Regione FVG; Ketty Segatti,
Vicedirettore della Direzione Centrale del Lavoro, formazione,
istruzione e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il Contesto - Il
Centro Ricerche Sismologiche (CRS) dell’Istituto Nazionale di
Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale (OGS) si occupa di ricerca teorica ed applicata in
ambito sismologico e di mitigazione del rischio sismico.
L’accuratezza delle stime del potenziale danno provocato da un
terremoto a un edificio dipende, tra i vari fattori, dalla
conoscenza quanto più dettagliata della tipologia, della
distribuzione e dello stato di conservazione dell’edificato
presente sul territorio. Tale informazione, disponibile a
livello regionale e nazionale (per es. il censimento Istat, il
catasto regionale), sebbene essenziale punto di partenza, si
presenta attualmente insufficiente, e deve essere quindi
arricchita da informazioni più puntuali e mirate.
Il Progetto Pilota –
In questo contesto, il CRS ha inteso coinvolgere gli studenti
delle Scuole Superiori nella caratterizzazione delle principali
tipologie di edifici presenti sul territorio comunale di
residenza, per contribuire alla definizione della loro
esposizione. Per esposizione si intende l’insieme degli elementi
a rischio sul territorio (popolazione, edifici ma anche
infrastrutture) e le loro caratteristiche principali,
sintetizzate da una serie di parametri specifici. La conoscenza
di questi elementi è fondamentale per valutare il rischio
sismico. Le
informazioni raccolte dagli studenti permetteranno infatti di
migliorare il database di esposizione sismica a disposizione
di OGS utilizzato per le stime di danno in tempo reale per
fini di Protezione Civile.
Le Fasi – Il
progetto si è articolato in una prima fase di formazione dei
partecipanti, seguita dall'attività autonoma di raccolta dati
mirata (crowdsourcing) e infine dall’elaborazione e discussione
dei risultati ottenuti.
In particolare, venerdì 5 marzo,
si è tenuto l'incontro formativo (in remoto) con breve
presentazione di OGS e delle scuole partecipanti e presentazione
del progetto e lezione di training. A marzo si è avviata
l'attività di rilievo (20 edifici per studente), con raccolta
dei dati da parte degli alunni (attività svolta individualmente,
nel proprio comune di residenza). Giovedì 8 aprile si è tenuto
un nuovo incontro formativo (in remoto) strutturato in due
parti, la prima dedicata a riassumere l'attività di campagna e
discutere eventuali problemi nella fase di rilievo, la
seconda con l'illustrazione delle analisi statistiche da
effettuare sui dati. A seguire c'è stata l'attività di
elaborazione dati e di predisposizione della presentazione
finale, supportata dai tutor OGS, mediante incontri telematici a
gruppo ristretti per sostenere anche l'elaborazione e
interpretazione dei dati.
I risultati - Nonostante le
restrizioni dovute al Covid-19, i ragazzi hanno censito più di
3200 edifici, redigendo per ognuno una scheda che sintetizza
l'epoca di costruzione, la tipologia edilizia, la forma e il
materiale di costruzione di ogni singolo manufatto. ma
anche al contesto in cui è inserito (urbano, rurale) e al suo
uso (residenziale, commerciale, etc.). L’attività di raccolta di
dati è stata svolta individualmente attraverso campagne di
rilevamento diretto. Agli studenti è stato infine richiesto di
effettuare semplici analisi statistiche esplorative di verifica
e validazione del dato raccolto.
Le dichiarazioni –
“Il Progetto Pilota PCTO “CEDAS” si inserisce in un
percorso che vede da oltre 10 anni il CRS impegnato con gli
studenti delle scuole secondarie superiori regionali.
Nonostante l’impossibilità di accoglierli in sede, come
avveniva abitualmente, per rispettare le normative anti Covid
in vigore, il progetto ci ha consentito di formare i ragazzi
su competenze fondamentali, facendoli riflettere sulla storia,
sulla storia sismica e sulle caratteristiche sociali della
nostra regione. Gli studenti hanno inoltre potuto approfondire
l'uso di strumenti software che potranno essere loro utili
anche in futuro e soprattutto essere guidati nell'adozione di
un metodo empirico” ha affermato Carla Barnaba,
ricercatrice del CRS che ha coordinato l'attività di segreteria
del progetto.
“Ogni cittadino, se
opportunamente formato, può diventare un importante alleato
della ricerca, e contribuire attivamente alla raccolta
sistematica di informazioni e alla prima analisi di tali dati. -
ha dichiarato Chiara Scaini, ricercatrice del CRS, ideatrice del
progetto - Nel corso del Progetto Pilota PCTO
“CEDAS” siamo riusciti a coinvolgere gli studenti e a mostrare
loro che, dopo il necessario training, le loro osservazioni
autonome potessero essere ritenute affidabili ai fini della
stima del danneggiamento sismico atteso sul patrimonio
edilizio, confrontandole con i dati già in nostro possesso. In
questo modo, riteniamo che abbiamo fornito loro non solo delle
competenze in più ma anche di averli resi cittadini più
consapevoli, più interessati al loro territorio e
all'importanza della prevenzione dai rischi”.
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