COLLI GORIZIANI HISTORICvince la coppia Giacomo e Silvano Petrani
del Club Ruote del Passato di PN.
La sedicesima edizione dei Colli Goriziani
Historic ha riportano ancora una volta le auto a
Gorizia, nei bellissimi paesaggi del Collio (le collineOrientali del Friuli ricche di vigneti) e nelle
selvagge vallate dello Judrio, dove la manifestazione,
organizzata dagli appassionati ragazzi delG.A.S. Club, ha proposto un programma
affascinante sia dal punto di vista sportivo che da
quello turistico. Lagara, a calendario Nazionale A.S.I., ha potuto
anche quest’anno fregiarsi del titolo di Evento del
Trofeo Nordest regolarità autostoriche. Anche ilComune di Gorizia ha riconosciuto e sostenuto
la valida iniziativa, la cui rilevanza cresce di anno in
anno, attribuendo ai Colli Goriziani Historic
l’inserimentotra i 'eventi del Comune di Gorizia'.
Una quarantina di equipaggi provenienti non
solo dalla regione, ma anche da Slovenia, Austria si
sono così ritrovati la mattina di sabato 24luglio alla Tenuta Angoris nel splendido parco
di villa Locatelli, alle porte del capoluogo, per le
verifiche, svoltesi tra uno spuntino e l'altro dispecialità goriziane e ottimi vini, e per la
partenza.
Impegnativa la prima tappa di gara, di oltre
130 chilometri con le salite sui 'passi' delle vallate
dello Judrio, che hanno costretto i concorrentiad inerpicarsi su strade che nulla hanno da
invidiare a quelle ben più titolate delle Dolomiti.
L’impegno era tutto sulla guida e sui cronometri,anche se il paesaggio offriva vedute
spettacolari. Dopo le prime prove nelle campagne deserte
fra Italia e Slovenia, tutte su strade chiuse al
trafficoma soprattutto caratterizzate, nonostante le
zone impervie, da un asfalto perfetto, è arrivato il
momento clou, la prova che caratterizza tutta lagara: quella del Monte Calvario. Un tracciato
in salita e discesa (con dodici tratti cronometrati) che
rappresenta da sempre il momento piùimpegnativo e divertente di questa gara. Qui
alcuni concorrenti che puntavano soprattutto a ben
figurare nel Trofeo riservato appunto a questaprova si sono giocati tutte le chances. Quindi
l'arrivo finale in centro storico a Gorizia, con tanto
pubblico a far da ala alla passerella dei concorrenti in sfoggio per le vie della città:
davvero un bell'abbraccio di tutta la città agli
equipaggi dei Colli Goriziani, prima della cena in unristorante tipico del centro, e il giusto
riposo in vista della domenica.
Il via della seconda tappa è stato dato il 25
luglio di prima mattina, sempre dal centro storico di
Gorizia, e via
per altri cento chilometri intorno al
capoluogo, con lo svolgimento di ben due tornate di
prove sul Monte Calvario, una sfida che ha di fattodeterminato la classifica finale prima
dell’arrivo a Vencò-Dolegna del Collio.
Festa grande per le premiazioni, svoltesi nel
ritrovo della cantina del Ristorante-Vineria Vencò, dove
si era svolto il pranzo d’arrivo. E per laprima volta, ad imporsi un equipaggio
proveniente da Udine, la coppia Giacomo e Silvano (padre
figlio) della famiglia Petrani su Volkswagen Golf del
1980 del Ruote del Passato,che hanno preceduto di pochissimo la coppia
formata da Saverio e Luca Mazzalupi (anche loro padre e
figlio) del Club Varese Automoto Storiche con la loro
Alfa Romeo Spider del 1967,terzi classificati sempre distaccati di
pochissimi punti la coppia Simone Marcon e Jessica
Venturini su Volkswagen Golf Cabrio del 1992,quarti l’equipaggio goriziano del GAS Club il
duo Stacchi Claudio e Nichelatti Claudio su Lancia
Fulvia Coupè, e quinto sempre su Lancia Fulvia Coupe
Paolo Grava e Annamaria Klingendrath del Club
dei Venti all’Ora di Trieste.
Per quanto riguarda il Trofeo Abuja Monte
Calvario i vincitori sono la coppia Simone Marcon e
Jessica Venturini su Volkwagen Golf.
A conclusione delle affollate e premiazioni, il
delegato A.S.I. alla manifestazione Enzo Mainenti, si è
complimentato "per lo spirito di sportività dimostrato
dai
concorrenti", mentre il vicesindaco di Gorizia,
Stefano Ceretta, si è detto entusiasta per questa ottima
esperienza, davvero una gran bella manifestazione
che vedremo di valorizzare ancor di più dal
prossimo anno, magari proponendo qualche interessante
novità”.
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