COMUNICATO STAMPA
Gorizia, 29 agosto - “Siamo ripartiti. A piccoli passi e con una sola ed unica serata per riportare il folklore in città. Ovviamente questa manifestazione non ha nulla a che vedere con il Festival mondiale del Folklore, ma è un messaggio importante che volevamo veicolare cioè che si può e si deve ripartire, nel rispetto di tutte le limitazioni imposte dell’emergenza sanitaria”. Con queste parole, cariche di ottimismo, il presidente dell’Associazione culturale Etnos, Stefano Minniti, ha dato il benvenuto alle centinaia di persone presenti ieri sera in piazza Vittoria per la serata “Folklore in città, quasi 50”. Sì, perché il Festival Mondiale del Folklore, già lo scorso anno, avrebbe dovuto festeggiare il traguardo dei 50 anni ma, il blocco forzato delle attività a causa della pandemia, ha obbligato l’associazione a rimandare i grandi festeggiamenti al 2022. Covid permettendo.
Una serata di divertimento, favorita anche dalla clemenza di Giove Pluvio, che ha visto protagonista il folklore locale con i gruppi Santa Gorizia, Danzerini di Lucinico, Michele Grion di Capriva del Friuli e del duo arpa celtica e flauto Salley Gardens. Ad animare la serata anche gli sbandieratori di San Gemini, ritornati a Gorizia per omaggiare il riconoscimento ottenuto da Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025.
Le bandiere di Italia e Slovenia hanno magistralmente volteggiato, infatti, su piazza Vittoria per festeggiare questo importante traguardo davanti agli occhi emozionati dei presenti, in particolare quelli del Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e dell’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, del Capo di Gabinetto del Comune di Nova Gorica Gorazd Božič, del Presidente UGF Friuli Venezia Giulia Claudio Degano e del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia Alberto Bergamin.
Il Sindaco Ziberna durante il suo saluto iniziale ha voluto rivolgere un sincero ringraziamento al presidente di Etnos Minniti “per aver voluto tenacemente organizzare la serata, nonostante le problematiche - non di poco conto, ha sottolineato il Sindaco - legate alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria”. Gli ha fatto eco il Capo di Gabinetto del Comune di Nova Gorica Božič che ha rimarcato il tratto transfrontaliero della serata, già in chiave GO!2025 perché “riportare il folklore dopo lo stop significa unire le culture e Gorizia ha già dimostrato di essere Capitale della Cultura per aver da sempre portato in città le culture del mondo”. Sostegno e stima anche da parte dell’UGF Fvg con il Presidente Claudio Degano che ha ricordato che proprio la città di Gorizia ospita la sede dell’UGF. Complimenti e ringraziamenti a Etnos e a tutti i suoi volontari anche da parte del neo Presidente della Fondazione CaRiGo Bergamin che ha confermato il supporto del suo ente anche per la cinquantesima edizione del prossimo anno.
Questa mattina lo spettacolo ha ripreso ai Giardini Pubblici con gli Sbandieratori di San Gemini accompagnati dalle musiche della banda Gpo Pihalni Orkestra di Nova Gorica e dalle splendide voci del duo russo Yulia e Natalia.
Dopo questa piccola parentesi dedicata a “Folklore in Città, quasi 50” l’appuntamento è quello del grande evento in programmazione nel 2022 per festeggiare magnificamente il cinquantesimo anniversario del Festival Mondiale del Folklore. Con un occhio puntato al 2025 “per una edizione transfrontaliera alla quale stiamo già pensando, arricchita di numerose novità per garantire l’onore dovuto ad una Capitale Europea della Cultura”, conclude con tono enigmatico e al contempo entusiasta il presidente di Etnos, Stefano Minniti.
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