Domani, domenica 21 novembre, si celebrerà la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno, la terza domenica di novembre, alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari, proclamato per la prima volta dall’ONU nel 2005.
La sicurezza stradale è una delle maggiori criticità che i paesi europei devono affrontare e l’impegno di tutti è quello di azzerare il numero delle vittime della strada entro il 2050, nonché nel 2030 di ridurre del 50% il numero delle vittime che dei feriti gravi.
Lo sforzo della Polizia di Stato, attraverso la Polizia Stradale, per contenere il numero dei sinistri mortali si esprime nelle oltre 397.000 pattuglie schierate sul territorio dall’inizio dell’anno, che hanno permesso di accertare più di 1.500.000 infrazioni, di ritirare 21.255 patenti di guida, con 2.477.333 punti decurtati.
Ma gli incidenti stradali sono causati nella maggior parte dei casi dai comportamenti sbagliati dei conducenti e dal mancato rispetto del Codice della Strada.
È una questione di responsabilità individuale poiché i controlli di polizia, da soli, non potranno mai essere sufficienti se, contemporaneamente, chi si mette alla guida non mostra attenzione, con la propria condotta, al rispetto della vita propria ed altrui.
Per questo motivo l’obiettivo della Polizia di Stato è quello di sensibilizzare gli automobilisti sui rischi derivanti da comportamenti errati alla guida, anche attraverso campagne di prevenzione ed informazione sulla sicurezza stradale.
Sono numerose le iniziative sotto il profilo comunicativo promosse dalla Polizia di Stato, realizzate in collaborazione anche con altri Enti ed Istituzioni, finalizzate all’educazione stradale e rivolte non solo agli automobilisti, ma anche ai giovani, futuri conducenti di domani, attraverso la diffusione nelle scuole della cultura della legalità, della prevenzione e della promozione dei corretti stili di vita, favorendo la partecipazione di insegnanti, studenti e genitori alle attività organizzate, consolidando il rapporto di cooperazione in tema di sicurezza della mobilità, di riduzione dell’incidentalità, di prevenzione e promozione di comportamenti più responsabili.
Più in particolare, nella nostra regione, nel corso del corrente anno, ai servizi programmati mensilmente a livello regionale, sono stati affiancati dispositivi specifici, secondo il modello delle “Operazioni Alto Impatto”, incentrati su tematiche particolarmente rilevanti (uso del telefono cellulare e sistemi di ritenuta).
Nel periodo di riferimento sono state impiegate, in questa attività specifica, 1.020 pattuglie, che hanno elevato 11.064 sanzioni. Sono stati effettuati, altresì, posti di controllo specifici, per il contrasto della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, che hanno portato al ritiro di 171 patenti di guida.
A tali attività si sono aggiunti, nel periodo considerato, servizi organizzati dal network europeo Roadpol, volti a sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee, al fine di ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali.
Si ritiene opportuno ricordare, una volta di più, che i comportamenti più inadeguati dei conducenti più di frequente rilevati sono la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata.
Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano essere, infatti, l’eccesso di velocità, il mancato uso dei dispositivi di sicurezza e l’uso del telefono alla guida.
In questa occasione la memoria va a tutte le vittime di incidenti e quindi anche agli appartenenti alle Forze di Polizia che percorrono quotidianamente le nostre strade per compiere il proprio dovere.
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