COMUNE DI GORIZIA
Comunicato stampa
IL PARCO DI PIUMA OSPITERÀ ISONZO BEACH
La Regione concede al Comune l’area sul fiume
Torna all’ente anche l’Auditorium di via Roma
Ziberna: “Valorizzeremo un sito molto amato dai Goriziani”
“Un accordo storico che consentirà, fra le tante cose, anche la valorizzazione di un sito molto caro ai Goriziani, ovvero la sponda del Parco di Piuma che si affaccia sull’Isonzo da via Ponte del Torrione ma anche di altri spazi, come l’Auditorium di via Roma che tornerà a vivere. Un grande ringraziamento alla Regione e, in particolare, all’assessore Callari per aver preso a cuore le nostre richieste ed essersi dimostrati ancora una volta vicini alla città di Gorizia”.
È grande la soddisfazione del sindaco, Rodolfo Ziberna, per l’accordo fra Regione FVG e Comune di Gorizia che prevede la concessione gratuita a quest’ultimo di una serie di siti con l’obiettivo di valorizzare al meglio le loro potenzialità, soprattutto turistiche.
L’intesa, approvata oggi dalla giunta Fedriga, è stata presentata alla stampa dall’assessore regionale al patrimonio, Sebastiano Callari, insieme al sindaco, Rodolfo Ziberna, e all’assessore comunale al patrimonio, Francesco Del Sordi.
Diversi sono i punti trattati che, nell’accordo, vengono fatti propri dalla Regione e riguardano siti ritenuti di particolare interesse dal Comune fra cui: le sponde sull’Isonzo all’interno del Parco di Piuma, l’Auditorium di via Roma, alcuni spazi nel Palazzo Alvarez in via Diaz che saranno concessi al Comune, ma si prevedono anche altri interventi, come l’attivazione di un tavolo di lavoro per realizzare un collegamento diretto pedonale fra la Stazione ferroviaria e l’Ospedale Civile e l’aggiornamento del Piano regolatore generale per adeguare la destinazione d’uso del compendio definito “Stallone di Piuma”. C’è anche spazio per il Parco della Campagnuzza, una parte del quale sarà concesso al Comune per la sua ulteriore valorizzazione.
“L’accordo è in vista di una partecipazione attiva della Regione a GO! 2025 – commenta l’assessore Callari – realizzando due obbiettivi: da un lato mettere a disposizione del territorio un patrimonio scarsamente utilizzato, dall’altro valorizzare un patrimonio ambientale e di grande valore storico e culturale che tende ad una rigenerazione urbana di una città chiamata ad un appuntamento fondamentale per tutto il Friuli Venezia Giulia”.
Entrando nel dettaglio, si evidenzia l’intervento attraverso il quale il Comune intende dar vita a “Isonzo beach” ovvero “mediante la realizzazione, con carattere di stagionalità, di spazi espositivi e ricettivi a servizio di un parco fluviale con la creazione di piccole aree attrezzate, anche per persone a mobilità ridotta, con particolare attenzione per l’ambiente che caratterizza il fiume, connesso attraverso una maglia di percorsi esistenti e da potenziare con aree d’oltre confine”.
“L’idea è quella di realizzare una serie di servizi che consenta alle persone di utilizzare questa sponda anche come una spiaggia attrezzata, pur senza la balneazione- sottolinea il sindaco Ziberna- nell’ambito di un programma di valorizzazione di questo splendido angolo sulle rive di un fiume dalla bellezza straordinaria come l’Isonzo. Peraltro, siamo in contatto con un’associazione per verificare la possibilità di realizzare una struttura, nel pieno rispetto ambientale, per l’attivazione di un’attività legata alla canoa. Un programma che, per la verità, punta a valorizzare tutta l’area che va dal monte Calvario e arriva fino all’Isonzo, considerando anche la presenza dello stupendo Giardino Viatori.Sono convinto che quest’area abbia una straordinaria potenzialità turistica che intendiamo far emergere nella sua totalità”.
Per quanto riguarda l’Auditorium della cultura friulana di via Roma, si tratta di un ritorno. Il Comune lo “restituì” alla Regione nel 2014 che effettuò tutti i lavori di adeguamento sismico e tecnologico per consentire il suo riutilizzo.
Da oggi sarà nuovamente gestito dal Comune per un periodo di 5 anni. “Si tratta di una struttura molto importante, soprattutto per le associazioni che svolgono attività teatrali e musicali – spiega ancora Ziberna-, in quanto lo spazio e il numero di posti a sedere sono l’ideale per determinati eventi in alternativa al teatro Verdi. L’idea sarebbe quella di affidare la stessa gestione a qualche associazione ma intanto sarà gestito direttamente dal Comune. Dopo gli interventi di adeguamento abbiamo voluto restituire pienamente alla città questa struttura che ridiventerà un punto di ritrovo culturale come lo è stato in passato”.
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