UDINE, DIRIGENTE AI DOMICILIARI. DE LIETO (LI.SI.PO.): L’AUTORITÀ
GIUDIZIARIA SAPRÀ’ FARE CHIAREZZA SULL’ACCADUTO
Il dirigente della Divisione amministrativa della Questura di Udine è stato
posto ai domiciliari con la presunta accusa di voler far sesso con una
minorenne. E’ doveroso evidenziare che il funzionario in questione è stimato
è ben voluto da sempre, dai colleghi di lavoro e da tanti cittadini. Il Libero
Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) - ha dichiarato il Segretario Generale Antonio
de Lieto - è turbato di fronte alla notizia che vede ai domiciliari un dirigente
della Polizia di Stato con la presunta accusa di far sesso con una minorenne,
così come è stato riportato dalla stampa. Il LI.SI.PO. – ha continuato de
Lieto - ritiene che l’Autorità Giudiziaria saprà certamente fare chiarezza
sull’accaduto e si augura che il funzionario sappia dimostrare la propria
estraneità a quanto contestatogli, in caso contrario, è giustissimo che paghi
pesantemente se vi dovesse essere sentenza definitiva di condanna.
Ovviamente, sino a sentenza definitiva di condanna, anche per questo
dirigente, come per tutti gli altri cittadini, vale il diritto della presunzione di
innocenza. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato compiono il loro dovere
tutti i giorni, fra molte difficoltà, in diverse circostanze non hanno esitato a
mettere a repentaglio la propria incolumità per garantire la sicurezza dei
cittadini e in alcune situazioni purtroppo hanno perso la vita. I Cittadini - ha
concluso de Lieto - possono continuare a guardare con stima e fiducia la
Polizia di Stato e tutte le Forze dell’Ordine.
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