Giovedì 17 marzo 2020 alle ore 18.30, presso il Museo della civiltà contadina di Farra d’Isonzo (strada della Grotta 8), dialogherò con Mitja Juren sulla mia pubblicazione
La storia del monte San Michele, il baluardo meridionale della testa di ponte austro-ungarica di Gorizia, teatro dei più cruenti scontri carsici fino all’agosto 1916, continuò ben oltre il primo dopoguerra e continua ancora oggi. Questa pubblicazione ne illustra l’evoluzione dal punto di vista strutturale ma anche concettuale. Nel corso di un secolo molte e profonde furono le trasformazioni di questo cupo teatro di guerra: dalla costruzione delle cannoniere al progetto del Carso Monumento della guerra Nazionale passando per il contestato Monumento Ossario al Fante italiano fino a CARSO 2014+. I
Si narra dell’incredibile ingegno per la realizzazione delle caverne/cannoniere, dei progetti per la realizzazione di una “zona sacra” mai realizzata, del divieto alle popolazioni a ritornare alle proprie case, dell’intensa attività di ricerca degli ordigni e di tutto il materiale bellico che alimentava un mercato del ferro parallelo per consentire ai residenti di far quadrare il bilancio familiare, del “turismo” dei reduci che, anche da nazioni lontane, tornavano a visitare i luoghi di tanta devastazione, di come nel ventennio la propaganda si appropriò della memoria dei caduti, per giungere fino agli ultimi interventi realizzati pochi anni fa.
Per non dimenticare e per imparare a “leggere” il nostro territorio.
Nessun commento:
Posta un commento