I PROFUGHI RIFIUTANO DI VACCINARSI. ASSUNZIONI RIFUGIATI
PRESSO STRUTTURE SANITARIE A CHIAMATA DIRETTA.
DE LIETO LI.SI.PO.: LE REGOLE VALGONO PER TUTTI
ANCHE PER I RIFUGIATI, BASTA DISCRIMINAZIONE
Sembrerebbe, ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato Polizia (LI.SI.PO.)
Antonio de Lieto, che i profughi non sono disposti a vaccinarsi tutti, tanto che in Friuli
Venezia Giulia la percentuale di quelli che hanno accettato di vaccinarsi è bassissima.
Sulla problematica è intervenuto il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga che
sottolinea la bassissima percentuale di copertura vaccinale non solo per quanto riguarda il
Covid, ma anche per morbillo e poliomielite per i quali da tempo in Italia è prevista la
vaccinazione obbligatoria. Giova rappresentare che il governo italiano ha imposto
restrizioni rigidissime per coloro i quali rifiutano vaccinarsi. Al riguardo si evidenzia che Il
decreto “Misure urgenti” per l’Ucraina pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 marzo,
consente fino al 4 marzo 2023 a medici ed infermieri ucraini di esercitare in Italia, presso
strutture sanitarie pubbliche o private, la loro professione sanitaria o socio sanitaria
secondo la qualifica conseguita. Ciò permetterebbe di rimpiazzare anche i medici sospesi
che non hanno aderito all’obbligo vaccinale. Si rammenta – ha rimarcato il leader del
LI.SI.PO. - al Presidente Draghi, al ministro della Salute Speranza ed alla squadra di
governo tutta che, per i medici e gli infermieri italiani non vaccinati, non hanno avuto
nessuna pietà infatti, sono stati sospesi e lasciati senza remunerazioni. Stessa sorte si è
abbattuta anche per gli operatori di Polizia, militari, insegnanti ed altri lavoratori non
vaccinati. In considerazione di ciò, viene spontaneo chiedere a lor signori: con quale logica
si predispongono assunzioni in strutture sanitarie pubbliche e/o private sprovvisto di green
pass quanto legiferato nel decreto sopra riportato, suona come un vero “schiaffo agli
italiani” che ancora una volta hanno subito il solito trattamento “ittico facciale” da chi, a
parere del LI.SI.PO., ha il dovere di tutelare gli italiani non di certo discriminarli!!! Il Libero
Sindacato Polizia (LI.SI.PO.) è vicino a tutti i rifugiati che fuggono dalla guerra senza
distinzione di razza e/o religione. È altresì vicino a tutto il popolo ucraino attanagliato nella
“morsa della guerra” ed è solidale con tutti i rifugiati di qualsiasi parte del mondo che
realmente scappano dalla guerra senza distinzione di razza, religione ecc.. Inoltre, il
Libero Sindacato Polizia (LI.SI.PO.) chiede con forza al il ministro Speranza ed al governo
tutto di provvedere alla restituzione del 50% dello stipendio a tutti i lavoratori che sono stati
assoggettati alla sospensione dal servizio perché non hanno aderito all’obbligo vaccinale
nonché, tamponi gratuiti per coloro i quali è richiesto l’esito di negatività al covid per poter
Libero Sindacato di Polizia
lavorare. Al riguardo il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto – Rammenta al ministro
Speranza che nel nostro Paese l’assunzione nel settore pubblico non è a chiamata diretta,
avviene a seguito di regolare partecipazione ad un concorso pubblico, dopo aver
superato tutte le prove contemplate nel relativo bando!!!. Il LI.SI.PO., Considerato le
particolari doti del ministro Speranza, auspica che venga assegnato celermente ad
altro prestigioso incarico!!!
Roma, 30 marzo 2022.
L’ADDETTO STAMPA
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