domenica 8 maggio 2022

https://drive.google.com/file/d/192pj3goW-OnHa0m-yBxw7J4aZ5LlF0Dt/view?usp=sharing

 Comunicato Stampa


Oggetto: Convegno ICM su Gradisca nell’Età moderna


L’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei ha  presentato questa mattina al Polo culturale di Casa Maccari di Gradisca d’Isonzo, il volume "Da Worms alla fine dello Stato Gradiscano. Conflitti, dinamiche e relazioni di una realtà di confine". L’opera messa a punto a cura degli storici e archivisti Vanni Feresin e Luca Olivo, conclude un lungo progetto di ricerca storica realizzato attraverso lo sviluppo di un’articolata rete di contatti che si estende dalla Carinzia alla Cechia, passando per Vienna.

A presentare e coordinare i lavori è stato Daniele Tibaldi del direttivo dell'Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei (ICM). Per i saluti istituzionali sono intervenuti Nicolò Fornasir, vicepresidente di ICM e l'assessore alla Cultura di Gradisca Marco Zanolla. "Casa Maccari è il nuovo centro culturale della città. Siamo così proprio in questa sede a dare il benvenuto a Icm e alla Mitteleuropa" così l'assessore che ha poi aggiunto: "La capitale della cultura e la Mitteleuropa sono due aspetti inseparabili. L'incontro di oggi è testimonianza di un accrescimento culturale utile a riprendere le fila della storia e della memoria".

Vanni Feresin, direttore della rivista “Kadmos” e archivista,, ha ricordato il periodo storico tra il 1521 e il 1754. Appunto, l'età moderna raccontata nella pubblicazione. "Si tratta di un mosaico di interventi e studi che si concretizza in questa pubblicazione che riassume in più lingue la storia gradiscana attraverso le fonti e gli archivi che sono venuti alla luce nel tempo" ha dichiarato Feresin.

Sono state fornite tante letture che hanno aiutato i presenti a capire questa fase storica. Luca Olivo, storico e archivista ha relazionato sul rapporto tra Venezia e l'Austria nel contesto europeo. In particolare Olivo ha fornito un quadro sul passaggio di Venezia da stato marittimo a potenza regionale nello scenario europeo.

In un video documentario montato e curato da Daniele Tibaldi, sono intervenuti Maria Masau Dan, già direttrice del Museo Revoltella di Trieste e il giornalista Andrea Nicolausig. A parlare della fase dedicata alle procedure di digitalizzazione dei documenti storici e di archivio, è stato lo storico Alessio Bassani.

L'evento è stato realizzato con il fondamentale contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con il Comune di Gradisca d’Isonzo, dell’Università di Udine e dell’Archivio di Stato di Trieste.

Una bella notizia giunge da Vanni Feresin nelle conclusioni del convegno: "L'archivio di stato di Český Krumlov sta completando la digitalizzazione di tutte le documentazioni giunte da Gradisca". Vale la pena ricordare anche che questo progetto ha inoltre incluso la pubblicazione, sul sito della rivista online Kadmos, di una mappa multimediale. Con questo strumento è stato possibile ricostruire anche visivamente la collocazione materiale delle fonti utilizzate nel lavoro di ricerca, che è stato reso ancora più complesso dalle straordinarie limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria degli ultimi due anni.

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