Morto nella sua casa di trieste all'età di 109 anni lo scrittore sloveno Boris Pahor autore di numerose pubblicazioni fra le quali la famosa Necropoli nella quale descrisse l'esperienza dei campi di concentramentoe e con la quale divenne famoso in tutta Europa. Per tutta la vita ha avvertito pericoli dei regimi totalitari, di cui è stato vittima. Pahor nasce nel 1913 a Trieste da famiglia slovena. Da bambino fu presente all'incendio fascista del Narodni dom a Trieste. Durante la seconda guerra mondiale si unì al Fronte di Liberazione e nel 1944 fu inviato dalle autorità tedesche nel campo di concentramento di Natzweiler-Struthof. Successivamente fu trasferito in altri campi. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Prešeren, la Medaglia d'Argento d'Onore della Repubblica di Slovenia e l'Ordine francese della Legion d'Onore.
La redazione dell'emittente slogaTV esprime profondo cordoglio ai parenti e alla comunità slovena che con lui ha perso un ferreo difensore dei diritti assicurati dalla Costituzione italiana.
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