A Cerje un dibattito sul futuro del turismo ripercorrendo la storia del confine.
Organizzato dalla Pro Loco Fogliano Redipuglia e dal centro turistico di Miren sarà ospitato al monumento sul Carso il 21 settembre.
Si parlerà di memoria, di monumentalità ma anche degli importanti progetti transnazionali di valorizzazione dei percorsi legati alla memoria degli eventi che hanno plasmato genti e terre del ‘confine orientale’. Questo il tema dell’incontro in programma mercoledì 21 settembre alle 18 al Pomnik miru na Cerju - Monumento Cerje lungo i sentieri della Pace in Slovenia. Titolo emblematico dell’incontro sarà proprio “I simboli del confine”.
Inserito nella sesta edizione del progetto #storytellersww1, che parte dalla narrazione della Grande Guerra per raccontare la Storia e le storie del nostro territorio, delle sue genti, la sua contemporaneità e unicità, punto di incontro e ponte di molteplici culture, sarà un momento di incontro e scambio in due e più lingue.
Un convegno/incontro nel quale esperti italiani e sloveni, rappresentanti del mondo culturale e della società civile ripercorreranno quanto fatto finora e le progettualità future, moderati dal giornalista del Novi Glas, Matevž Čotar. A organizzare la serata la Pro Loco Fogliano Redipuglia assieme al centro turistico di Miren-Kostanjevica, e con il patrocinio dei comuni di Fogliano Redipuglia e Miren-Kostanjevica con il sostegno finanziario della Regione Autonoma Firuli-Venezia Giulia grazie ai finanziamenti della Legge regionale 16/2014.
“Le nostre realtà collaborano da anni nella valorizzazione storica e culturale transfrontaliera del territorio del Goriziano e nell’opera di preservazione del patrimonio della Prima Guerra Mondiale. L’incontro “I simboli del Confine” è un evento congiunto che vuole rilanciare la collaborazione transfrontaliera e vuole essere un momento di pianificazione di strategie future da portare avanti in sinergia a livello europeo”, sottolinea il presidente della Pro Loco Fogliano Redipuglia, Marta Lollis.
“Oltre a presentare lo stato di fatto dei monumenti della Prima Guerra Mondiale presenti sul territorio e dei loro progetti di valorizzazione, vuole essere un momento di confronto aperto al pubblico per riflettere sull’importanza odierna di questi siti di memoria anche in relazione alle altre aree monumentali europee. Quale visione strategica coordinata si vuole realizzare per fare quel salto di qualità che porti la storia dei nostri territori, l’architettura dei siti, la loro importanza ad avere una posizione di rilievo nelle scelte strategiche per il futuro?”, così ancora Lollis.
“In questa occasione avremo anche il piacere di presentare alcuni progetti di valorizzazione del patrimonio della Prima Guerra Mondiale presentati dagli studenti che hanno ricevuto riconoscimenti nazionali, a testimonianza del valore che questo patrimonio ha nelle nuove generazioni”, conclude il presidente del sodalizio foglianino.
#StorytellersWW1 vuole continuare nell’obiettivo di portare il grande pubblico italiano e straniero a (ri)scoprire e analizzare criticamente i mutamenti storico, sociali, culturali e politici della nostra regione partendo dall’esperienza delle persone. “Partiremo dalla Grande Guerra, evento fortemente impattante sul nostro territorio sia a livello ma anche urbanistico per arrivare al presente e ai cambiamenti del concetto di confine, da strappo tragico e doloroso a limite valicabile fisicamente e mentalmente, che tuttavia la pandemia ha messo in crisi”, si legge nella presentazione del progetto.
Nessun commento:
Posta un commento