Il Convitto Nazionale di Cividale rafforza la sua vocazione internazionale: vola in Nuova Zelanda per il Progetto DEP (Digital Exchange Program) e riprende gli scambi con l’Australia.
Cividale del Friuli (UD) – Per il Convitto Nazionale Paolo Diacono si profila un inizio di anno scolastico all’insegna dell’internazionalità: il Rettore-Dirigente Scolastico dott.ssa Alberta Pettoello si trova impegnata in questi giorni prima in Nuova Zelanda, alla guida di una delegazione di scuole italiane in quanto dirigente della Scuola Polo per il Ministero dell’Istruzione per il progetto DEP, e poi in Australia per incontri finalizzati alla definizione di accordi istituzionali del Convitto Nazionale con lo Stato del Queensland.
La missione in Nuova Zelanda si inserisce nell’ambito del Progetto DEP (Digital Exchange Program), ideato dal Convitto nel 2018 in quanto Scuola Polo per il Ministero dell’Istruzione per favorire la dimensione internazionale della Scuola Italiana nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale. Sotto l’ombrello del DEP, dal 2018 in poi il Convitto ha organizzato per conto del MI numerosi progetti didattici in Paesi europei ed extra-europei (tra cui Canada, India, Ecuador e Nepal) coinvolgendo studenti qualificati provenienti da numerose scuole italiane e internazionali. Dopo l’interruzione dovuta alla pandemia, nel corso dei sei mesi di EXPO Dubai 2020 nuovi progetti didattici sono stati organizzati nell’ambito del programma Education del MI all’interno di Padiglione Italia. In virtù di contatti istituzionali nati nell’ambito di EXPO con i rappresentanti governativi della Nuova Zelanda, in questi giorni un gruppo di studenti di 17-18 anni provenienti da cinque scuole italiane, tra cui il Convitto Nazionale di Cividale, si trova in Nuova Zelanda per il progetto “Humans as Nature”, sul tema dell’unione indissolubile dei diritti di natura e uomo, definito in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione della Nuova Zelanda.
La rilevanza diplomatica della missione è confermata dal programma di incontri istituzionali che affiancano il laboratorio didattico, tra cui il saluto con l’ambasciatore della Nuova Zelanda in Italia Anthony Simpson; e a Wellington, gli incontri ufficiali presso l’Ambasciata d’Italia in Nuova Zelanda con l’ambasciatore Francesco Calogero, e presso Education New Zealand con il Presidente Mr Grant McPherson.
Oltre al Convitto, altri quattro istituti sono stati selezionati in rappresentanza della scuola italiana, per le loro attività di eccellenza: il Liceo Daniele Crespi di Busto Arsizio, l’Istituto Tecnico Eugenio Bona di Biella, il Liceo Leopardi di Macerata e l’Istituto Duni-Levi di Matera.
Come ha osservato il Rettore-Dirigente Scolastico dott.ssa Alberta Pettoello, “si tratta di un’occasione unica di immersione in una cultura profondamente differente da quella europea, che può indicare una via preziosa verso la tutela del rapporto uomo-natura in termini di rispetto reciproco, pienamente in linea con la svolta verso sostenibilità e bellezza che il Convitto Nazionale ha intrapreso con i suoi nuovi Licei, il Liceo Scientifico per il Patrimonio Ambientale e il Liceo Classico per il Patrimonio Storico-Artistico.”.
Dopo la Nuova Zelanda, il Rettore del Convitto dott.ssa Pettoello sarà impegnata in Australia per una serie di incontri istituzionali con il Department of Education dello stato del Queensland e con istituzioni educative prestigiose come la Griffith University di Brisbane con cui il Convitto ha da anni relazioni privilegiate. L’obiettivo dell’Istituto è rafforzare i rapporti con le realtà educative del Queensland nell’ottica di riprendere e potenziare gli scambi e le collaborazioni con l’Australia fermati dalla pandemia. Già nel corso dell’estate sono stati riavviati i primi progetti di mobilità studentesca che hanno portato alcuni studenti del Convitto a trascorrere dei periodi di studio in Australia. Nel corso del prossimo anno scolastico l’istituto aprirà nuovamente le sue porte alla presenza di ospiti dall’Australia: sono attese infatti visite di delegazioni istituzionali, ospitalità di gruppi di studenti e inserimento di lettori e conversatori nella didattica e nella vita della comunità educativa, a supporto dell’apprendimento della lingua inglese.
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