Il Sindaco Cisint ha portato la voce di Monfalcone questa mattina presso la Camera della Venezia Giulia in occasione dell’incontro “Sistema economico del Friuli Venezia Giulia: quali sono le priorità infrastrutturali”. Nel corso dell’appuntamento è stato presentato il Libro Bianco delle priorità infrastrutturali del Friuli Venezia Giulia .
“Monfalcone è in assoluto uno dei punti nodali del sistema regionale e le strategie in questo campo devono essere fondate su una visione di medio-lungo termine affinchè possano garantire da un lato il sostegno allo sviluppo basato sulla dinamicità del quadro europeo e internazionale e dall'altro la reddittività degli investimenti. Dobbiamo muoverci guardando questa prospettiva nella quale il territorio monfalconese svolge un ruolo essenziale nell'ambito della portualità, della logistica retro-portuale e della nautica su cui siamo concentrati per assicurare crescita economica e occupazione" , commenta il Sindaco Cisint.
"In questo contesto - prosegue Cisint - gli 'elementi di vantagio unici del genere in regione di Monfalcone sono l'accessibilità, l'ampia disponibilità di spazi impieggabili nell'area del Lisert e la intermodalità, la possibilità, cioè, di essere hub di incontro e di collegamento fra sistema portuale, con l'aeroporto regionale, lo snodo della rete ferroviaria verso tutte le altre direzioni e il terminal autostradale direttamente connesso allo scalo portuale e la vicinanza del sistema interportuale di Gorizia, Cervignano e Trieste. Il nuovo piano regolatore di Portorosega, approvato dopo oltre vent'anni di attesa, apre la strada al grande terminal ferroviaruo retroportuale e agli investimenti per l'ampiamento e il potenziamento del porto.
Possiamo sicuramente dire che la visione di futuro sta già diventando realtà con un progettualità che è rispettosa della sostenibilità e quindi compatibile con i grandi piani di investitori mondiali come Red Bull e Montecarlo Yacht che stanno contribuendo a farci diventare l'eccelenza della nautica e degli sport nautici a livello internazionale".
"Questa centralità logistica è emersa con tutta evidenza nel lungo periodo degli incendi sul Carso che ha provocato l'isolamento di Trieste, mentre la crisi energetica richiama la necessità di ripensare strategie e investimenti anche in questa direzione per realizzare infrastrutture adeguate ai prossimi 50 anni”. Proprio perchè riteniamo di avere la migliori condizioni di competività, puntiamo alle strategie per lo sviluppo economico e occupazionale non più solo industriale, ma anche nella logistica, nei servizi, nel turismo, compreso quello legato alle crociere. Con l’escavo, il potenziamento della ferrovia, la ZLS e l’approdo delle navi da crociera abbiamo dimostrato di rientrare tra i punti capillari del Friuli Venezia Giulia”.
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