“Il caro energia pesa su tutti, pubblici e privati. Ormai è il primo pensiero la mattina, intervenire non è più un optional: le Comunità Energetiche sono la via più breve e per Monfalcone diventa di cruciale importanza il discorso della geotermia” commenta del Sindaco Cisint a seguito dell’incontro di questa mattina, organizzato dal Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia per contribuire alla riconversione energetica del territorio. Sulla geotermia, il Sindaco continua “Abbiamo l’acqua calda e dobbiamo sfruttarla al meglio, sia nella parte termale che in quella energetica”, attraverso un impianto geotermico che preveda ad esempio l’utilizzo di sonde che interagiscano e scambino calore con l’acqua calda.
“È importante giocare di squadra per trovare la soluzione ad un problema che sta diventando drammatico. Come Comune, abbiamo stimato in 1 milione e 250 mila euro l’incremento del costo dell’energia da luglio fino a dicembre ‘22, cui si aggiungeranno i costi maggiori che dovremo sostenere per il riscaldamento” continua il Sindaco nel corso dell'incontro informativo sulle C.E.R. "I piccoli imprenditori e i commercianti mi dicono che per loro ora il costo dell’energia è quintuplicato. Se prima spendevano 1.000, oggi spendono 5.000”.
Presente all’incontro, assieme al Sindaco, la squadra di tecnici comunali. “Abbiamo acquisito dall’Ingegner Fauri la prima progettualità per la costruzione di una comunità energetica a fonte rinnovabile e un progetto di massima di tre impianti fotovoltaici. Ciò perché oggi ci sono dei bandi che consentono di ottenere dei finanziamenti, per cui abbiamo già provveduto a inviare la richiesta”.
“Inoltre, i Comuni del basso Isontino sono all’interno di un nostro progetto, realizzato per utilizzare la legge regionale con la direzione della realizzazione delle comunità energetiche per agevolare i piccoli imprenditori”, termina Cisint.
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