Le associazioni Alzheimer Isontino OdV, Hattiva Lab - Centro InfoHandicap Fvg e S.O.F.I.A. Sostenere Ogni Famiglia in Autonomia, organizzano la conferenza “Le demenze giovanili. Tra falsi miti e solitudine” che si terrà sabato 22 novembre dalle ore 8.30 alle 13.00 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Monfalcone, in via Ceriani 10.
All’evento, con il Patrocinio dei Comuni di Monfalcone e Staranzano, del Consiglio Regionale Fvg e della Federsanità Anci, parteciperanno Anna Maria Cisint, Sindaco di Monfalcone; Riccardo Riccardi, Assessore Regionale alla Salute; Piero Mauro Zanin, Presidente del Consiglio Regionale; Riccardo Marchesan, Sindaco di Staranzano; e Giuseppe Napoli, Presidente di Federsanità Anci FVG.
La conferenza - moderata da Antonio Bondavalli del Centro InfoHandicap FVG - inizierà alle ore 9.00 con i saluti istituzionali, dopo i quali prenderanno la parola lo psichiatra Calogero Anzallo per parlare del“Sottile confine tra depressione e demenza giovanile” e il neurologo Ferdinando Schiavo con “Le demenze giovanili e il loro carico di solitudine amara”. A seguire, sarà sviluppato il tema “Anche un sorriso può fare rumore: l’importanza della relazione e dell’approccio non farmacologico nella gestione delle persone di tutte le età affette da demenza” a cura della psicologa, esperta in neuropsicologia e psicologia dell’invecchiamento, fondatrice di S.O.F.I.A. per la famiglia, Annapaola Prestia. Ancora, l’associazione Alzheimer Isontino spiegata dalla psicologa Solange Carneiro, dopo la quale Michela Morutto testimonia l’esperienza da caregiver, da cui Serenella Antoniazzi ha tratto il libro “Un tempo piccolo. Continuare a essere famiglia con l’Alzheimer precoce”.
Luisa Amprimo, educatrice professionale, spiega poi il “Parkinson e le comunità: due progetti a confronto” e la psicologa e psicoterapeuta Valentina Costa parla della “Diffusione delle malattie dementigene nella popolazione e strategie residenziali e domiciliari per prendersi cura”. Prende poi la parola Giulia Foschiani, giurista esperta i diritti umani dal Centro InfoHandicap FVG per “Il cambio di paradigma della disabilità e il rispetto dei diritti umani delle persone con demenza e le loro famiglie“.
Sono quasi 4 milioni i casi di demenze giovanili codificati nel mondo e si stima che più del doppio non abbiano ancora una diagnosi certa.
Quando si parla di demenze giovanili, entrano in gioco aspetti legati alla salute e al benessere del soggetto ma anche quelli affettivi, lavorativi, economici e giuridici della persona, in quanto soggetto di diritto. Quali sono le demenze giovanili e come si affrontano? Si può parlare di prevenzione?
Come la pandemia da Covid-19 ha inciso sulla loro gestione e quali sono state le conseguenze per la persona malata e i suoi caregivers?
Abbattere lo stigma che circonda la malattia significa, in primis, sensibilizzare i cittadini per renderli informati e consapevoli sulle conseguenze che incidono fortemente sulla vita della persona con demenza e della sua famiglia.
Se è vero che il grado di sviluppo di una società si misura in base al trattamento riservato alle persone più vulnerabili e fragili, prendersi cura delle persone con demenza giovanile e accoglierle con un percorso disegnato “su misura” in stretta collaborazione con le loro famiglie diventa l’impegno di una società più inclusiva.
Lo scopo del convegno è invitare i cittadini a impegnarsi in prima persona per conoscere la malattia e combattere i pregiudizi e l’isolamento che subiscono malati e familiari.
Obiettivo quindi è riportare al centro del dibattito il rispetto della dignità umana della persona con demenza, il suo diritto di partecipazione nella propria comunità, nel rispetto del principio di autodeterminazione e di non discriminazione e nell’ottica della piena applicazione della Convenzione dei Diritti delle Persone con Disabilità.
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