"European citizens United in FREEdom and human rights"
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Comunicato Stampa
Si è concluso a Gorizia il quarto incontro internazionale previsto dal progetto "EUFREE", co-finanziato dalla Commissione Europea grazie al programma "Europe for Citizens". L'incontro si è tenuto fra Gorizia e Nova Gorica dal 12 al 16 novembre scorso.
Le attività e i risultati raggiunti sono stati presentati da Corrado Altran di Adriatic Greenet-onlus (associazione capofila del progetto), Ivo Mauri dell'ANPI e da Mateja Sulič di Zavod Kinoatelje, che assieme al Dipartimento per gli Studi Culturali dell'Università di filosofia di Rijeka, l'associazione studentesca IKS di Rijeka, l'associazione “OGBH-Jovan Divjak” di Sarajevo e le “Donne in Nero” di Belgrado, sono tutti partner del progetto EUFREE.
Nelle giornate goriziane, i partecipanti hanno visitato lungo il confine italo-sloveno i musei dedicati alla sua storia, in particolare quello a Pristava (o museo del contrabbando) e quello presso la Stazione Transalpina. Inoltre, hanno approfondito in due seminari aperti al pubblico i temi dell'implementazione e sviluppo della Carta UE dei Diritti Fondamentali nonché degli approcci più idonei per insegnare la Storia d'Europa, per superare le differenti interpretazioni nazionali. Su questi temi saranno elaborati dei documenti finali che verranno inviati alle istituzioni europee.
Inoltre, è stata realizzata una rappresentazione teatrale basata sulla storia vera di Marija K., vissuta per oltre 100 anni in un piccolo borgo del Collio sloveno/Brda, che ha cambiato 5 bandiere nell'arco di 75 anni nel corso del '900. Maria, nata nel 1905, ha conosciuto tutti i cambiamenti conseguenti, di lingua, documenti, nazione; una storia emblematica di tante famiglie originarie di questi territori. La performance teatrale è stata anche ospitata presso l'ISIS “Cossar Da Vinci” di Gorizia, coinvolgendo alcuni studenti che, aiutati dagli esperti del Gruppo Teatro del progetto EUFREE, hanno rappresentato alcuni dei momenti fondamentali della vita di Maria e della sua famiglia.
La pièce teatrale ha suscitato molte riflessioni su temi diversi, tutti interni all'esperienza di Maria, dalle atrocità della guerra, con famiglie improvvisamente su fronti diversi, alla forzata italianizzazione della comunità slovena, dalla tragedia dei lager nazisti, al piccolo contrabbando di confine per sopravvivere ai nuovi confini sorti dopo la seconda guerra mondiale; per non parlare del mosaico linguistico vissuto in queste terre (la protagonista, seppur solo con la licenza elementare conosceva 5 lingue diverse ...), troppo spesso, invece, non riconosciuto come valore, tanto che molti abitanti della fascia confinaria non conoscono la lingua del vicino.
Rispetto ai Diritti Fondamentali della Carta EU, grazie anche agli esperti del Comitato Scientifico del progetto, tra cui la d.ssa Chiara Bianchizza, ci si è confrontati con i risultati della Conferenza sul Futuro dell'Europa, conclusasi recentemente, riscontrando convergenze su parecchie delle tematiche e osservazioni emerse anche in precedenti incontri del progetto EUFREE, ma auspicando maggior diritto di libera circolazione delle persone, non solo garantendo finalmente in maniera seria il diritto d'asilo, maggiori garanzie di libertà di espressione, nel rispetto delle diverse culture, lingue, sensibilità religiose e maggiori concrete azioni per favorire il diritto all'educazione per tutti, dalla riduzione del numero di alunni per classe all'inclusione di tutte le forme di “altre” abilità.
Infine, i relatori si sono dichiarati molto soddisfatti dell'esperienza avuta a Gorizia, sia per l'accoglienza dei partecipanti, che hanno soggiornato presso il Best Western Palace Hotel, sia per il successo dei vari momenti culturali e conviviali che hanno permesso di conoscere, ad esempio, realtà come quella del “Palazzo del Cinema” e, in particolare, della Mediateca, o quella dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile dell'ASUGI di Gorizia, o ancora quella delle associazioni Libera - sezione di Gorizia – e del Circolo ARCI GONG.
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