Il Tavolo territoriale “Carso - Isonzo - Adriatico” chiede ad Ater la mappatura degli alloggi sfitti e tempi rapidi per le riassegnazioni.
Tre nuovi bandi sono in arrivo nei comuni di Ronchi dei Legionari, Staranzano e San Canzian d’Isonzo.
Tre nuovi bandi per l’assegnazione di alloggi Ater sono in arrivo nei comuni di Ronchi dei Legionari, Staranzano e San Canzian d’Isonzo.
È quanto è emerso nel corso del Tavolo territoriale “Carso - Isonzo - Adriatico”, ospitato nella Sala del Consiglio di Monfalcone, alla presenza del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, in qualità di coordinatore del Tavolo, sindaci di Staranzano e San Canzian, Riccardo Marchesan e Claudio Fratta, dell’assessore alle Politiche Socioassistenziali di Ronchi, Elisa Sandrigo, l’assessore ai Servizi Sociali di Grado, Raffaella Fiormaria Marin, i rappresentanti di Cisl, Giovanni Borriello, Sicet, Alessandra Cragnolin e Sunia, Vivetta Nonis, e il direttore Ater Trieste e Gorizia, Franco Korenika.
Secondo la legge regionale 1/2016, i Tavoli territoriali per le politiche abitative sono stati istituiti come organismo di supporto all’attività della Commissione regionale per le politiche socio-abitative allo scopo di riscontrare le necessità abitative emergenti sul territorio regionale, con riguardo alle necessità che i diversi territori esprimono in ragione delle loro peculiari caratteristiche socio-demografiche, economiche e urbanistiche.
All’apertura dei lavori, il sindaco Cisint ha espresso la necessità di quantificare il numero degli immobili nelle disponibilità di Ater presenti sul territorio dell’Ambito Carso - Isonzo - Adriatico attraverso una mappatura degli alloggi sfitti, al fine di richiedere alla Regione le risorse necessarie al riattamento degli stessi e poterli assegnare in tempi brevi.
“La situazione alloggiativa a Monfalcone e nel territorio basso isontino, per la sua complessità, rappresenta un problema pesante.
Continuiamo a ricevere costantemente richieste da parte dei cittadini che hanno bisogno di una casa. Situazione resa ancora più difficile dallo sblocco degli sfratti, che ha fatto crescere il numero di domande che ci sono pervenute da parte di persone che sono state sfrattate.
Bisogna considerare non solo l’aspetto pratico, ma anche quello umano. Fa male, da sindaco ma soprattutto da donna, sapere che ci sono persone che non hanno un tetto e non sanno dove andare ad abitare o che vivono in case che hanno bisogno di serie manutenzioni e ammodernamenti.
L’Ambito socioassistenziale possiede i dati delle esigenze abitative e i Comuni fanno rete per risolvere situazioni di forte criticità.
Chiediamo quindi ad Ater di poter avere un elenco degli alloggi sfitti, per avere contezza di quale sia il patrimonio nelle disponibilità dell’ente che può e deve essere assegnato alle persone più bisognose e anche per poter chiedere alla Regione le risorse necessarie al riattamento degli stabili che hanno bisogno di interventi manutentivi, soprattutto in considerazione del rincaro dei costi registrato nel settore dell’edilizia.
È importante, inoltre, conoscere i cronoprogrammi degli interventi, in modo tale da sapere quando gli alloggi potranno essere concessi ed accelerare i tempi delle riassegnazioni quando un immobile viene lasciato dai precedenti inquilini.
Risulta fondamentale collaborare per arrivare in maniera più rapida a dare risposte alle persone che si rivolgono ai sindaci.
Salute, casa e lavoro sono temi che riteniamo essenziali per salvaguardare i nostri concittadini, soprattutto i più bisognosi”.
Al sindaco Cisint fanno eco i rappresentanti dei Comuni di Ronchi, San Canzian, Staranzano e Grado, di Cisl, Sicet e Sunia che, esprimendo soddisfazione per la riapertura dei bandi, evidenziano che i problemi riscontrati sono comuni a tutto il territorio per cui risulta necessario avere, quanto prima, chiarezza da parte di Ater.
Il direttore di Ater, raccolte le istanze dell’Ambito, ha comunicato che, dopo quasi dieci anni dall'apertura degli ultimi bandi, i tre bandi per gli alloggi di risulta presenti nei comuni di Ronchi, Staranzano e San Canzian, saranno pubblicati entro la fine di novembre e entro l’estate 2023 sarà disponibile la graduatoria definitiva dei beneficiari. In assenza di bandi aperti, possono accedere agli alloggi solo gli ultrasessantacinquenni e coloro che hanno ricevuto un provvedimento esecutivo di rilascio dell'alloggio.
Nel corso della seduta sono state avanzate ad Ater proposte per migliorare e velocizzare l’iter per l’assegnazione degli alloggi: dai bandi sempre aperti, al reperimento degli alloggi sfitti dai privati, passando per la redistribuzione degli appartamenti in modo tale da consentire agli inquilini di avere delle abitazioni che rispettino le relative esigenze.
Il prossimo Tavolo sarà convocato nei primi giorni di dicembre.
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