Scomparsa di Giuseppe Bono – le dichiarazioni del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint
La scomparsa di Giuseppe Bono tocca profondamente la città di Monfalcone in quanto è stato per tantissimi anni il protagonista della gestione di Fincantieri, con tutto il rilievo che lo stabilimento navale assume in tutti i risvolti della vita cittadina.
Naturalmente, in questo momento va il cordoglio a tutti i suoi familiari e la vicinanza al loro dolore per questa perdita.
Giuseppe Bono è stato un influente manager pubblico che ha contribuito a costruire una prospettiva per Fincantieri in un settore manifatturiero cruciale, ma rimane l'impostazione di un modello produttivo del nostro stabilimento che si è dimostrato forse poco rispettoso delle ricadute e delle conseguenze che ne sono derivate per il nostro Territorio.
In questo modo è stato disperso un patrimonio essenziale, quello della professionalità delle maestranze locali e dell'indotto delle imprese di fornitura, che è stato sempre il vanto della lunga storia dei nostri cantieri navali.
Nello stesso tempo è stato trascurato il fatto che ogni scelta fatta dall'azienda ricade sulla città sotto il profilo urbanistico, sociale, demografico e che di fronte a questo l'impresa non può sottrarsi alla sua responsabilità sociale nel momento in cui si determina un radicale stravolgimento degli assetti del Territorio.
Durante il mio mandato non è mancata da parte di Bono la dimostrazione di una considerazione e un rispetto nei miei riguardi e per il mio ruolo. L'interlocuzione fra il Comune e la Fincantieri, da lui guidata, ha però scontato la mancanza di una visione attenta non solo alle ragioni della produzione, ma anche a quelle del Lavoro e del Territorio, che sono ugualmente importanti e utili anche nella competitività di un'azienda.
Solo con fatica si è fatto strada un percorso di collaborazione, nel quale i momenti importanti sono stati il sostegno ai nostri programmi di edilizia scolastica e i temi del rapporto scuola-lavoro con i corsi al Pertini.
Nel momento in cui va il rispetto umano per questa perdita, un sindaco non può trascurare le attese, forse andate deluse, da parte della nostra comunità per il percorso annunciato e mai realizzato di rivedere il modello produttivo, sviluppare la manodopera e l'indotto locale e regionale. Questi obiettivi sono rimasti incompiuti e devono essere affrontati con la necessaria decisione e coraggio, perchè su questo si basa un rapporto corretto che deve esserci fra un'impresa e il luogo e la comunità di insediamento.
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