All’interno del Parco del Carso Monfalconese si è appena concluso un intervento di manutenzione durato due mesi, che ha visto l'eliminazione di piante di alto fusto marcescenti ed instabili e il decespugliamento necessario a garantire l'accessibilità in sicurezza dei sentieri.
“Abbiamo provveduto anche all'eliminazione delle piante infestanti invasive alloctone, in particolare dell'ailanto, come da recenti sollecitazioni da parte del Servizio Biodiversità Regionale” spiega l’Assessore all’Ambiente Sabina Cauci, “in quanto le specie aliene traggono possibile vantaggio dagli incendi”.
Speciale attenzione è stata dedicata all'area dei Castellieri, perché l'ailanto “potrebbe modificarne i reperti archeologici” sottolinea l'archeologo Massimo Calosi della Società Archeologica Friulana. L’intervento risulta particolarmente impegnativo perché riguarda una superficie di circa 150.000 metri quadri su cui l'Amministrazione ha già svolto tre interventi significativi.
Anche le aree all'interno del Parco Tematico della Grande Guerra - nella zone di Salita Mocenigo e via del Carso - sono state interessate dallo sfalcio della vegetazione erbacea e cespugliosa, per una superficie di circa 83 metri quadri, e dall’eliminazione della pianta infestante ailanto.
“L’ailanto è una specie esotica altamente invasiva in grado di colonizzare intere aree naturali minacciandone la biodiversità” spiega Cauci, “pertanto dopo il taglio si è provveduto alla raccolta in appositi contenitori e al trasporto in zone protette. L’eliminazione è stata eseguita tramite incenerimento poiché contiene tossine non compatibili con il compostaggio dell'umido”.
36 mila euro la spesa complessiva per l'intervento, consistente nello sfalcio, nel decespugliamento, nell’eliminazione di vegetazione pericolante o infestante e nella messa in sicurezza dei sentieri.
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