COMUNICATO STAMPA
LA GUERRA DEGLI EMENDAMENTI si è conclusa ieri pomeriggio con la pubblicazione del fascicolo di quelli approvati dalla V Commissione Bilancio della Camera. Degli oltre 3000 emendamenti presentati dai deputati sono passati pochissimi tra cui, ovviamente, quelli governativi . Dunque ci troviamo ancora una volta di fronte alla incomprensione del Governo di turno delle nostre ragioni. La nostra è una materia difficile e intricata da spiegare.
Abbiamo spiegato ai singoli deputati le nostre ragioni in mille lingue. Siamo stati consultati ai massimi livelli del Governo e della politica. Nulla da fare. Non capiscono o non vogliono capire che quel DPR 146/17 è un colossale Furto di Stato di centinaia di milioni beffando aziende che chiudono, disoccupati che aumentano, pluralismo decimato e libertà d'informazione limitata solo ai grandi gruppi editoriali.
Errare è umano ma perseverare è diabolico. Ci hanno detto che in questa tornata non è proprio stato possibile ma che le nostre questioni sono all'attenzione del Governo. C'è da crederci?
Con un ulteriore sforzo di buona volontà crediamoci, ma se davvero il Governo intende affrontare il problema fa ancora in tempo ad inserire nel D.L. Bilancio l’impegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a formare un “immediato” appropriato tavolo di lavoro sull’emittenza locale mirato alla riparazione di tutti quei guasti costituzionali provocati dai precedenti Governi. In particolare DPR 146/17 e Capacità trasmissiva negata per mettere il bavaglio a centinaia di editori liberi.
Noi siamo persone per bene e sempre disponibili al dialogo. Alla prossima tornata del D.L. Milleproroghe di gennaio 2023 torneremo alla carica. I nostri emendamenti sono belli e pronti per una rinnovata battaglia di libertà. Tanto per non farci dimenticare la nostra Vela Mani Pulite sulla Comunicazione è pronta per presidiare le sedi di partiti e istituzioni affinché capiscano che non ci riteniamo sconfitti ne arrendevoli. Presidieremo la sede principale che ha provocato tanto disastro costituzionale.
A tal proposito non dimentichiamo che il Signor Presidente della Repubblica, firmando quel DPR 146/17 è venuto meno al suo mandato di garante della Costituzione.
Si dice che la speranza è l'ultima a morire, ma noi non siamo disponibili a morire di speranza. La battaglia continuerà più forte e più chiara di prima fino alla vittoria
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