giovedì 16 febbraio 2023

Monfalcone si riappropria del suo “Pilo” COMUNICATO STAMPA

 Monfalcone si riappropria del suo “Pilo”

 


Si erge sulla sinistra di piazza della Repubblica, a guardare il Municipio, lo storico “Pilo” di Monfalcone. E il Municipio non è l’unica cosa che guarda: stamattina si è visto passare attorno centinaia tra bambini e ragazzi, vestiti dei colori più sgargianti, dei personaggi più vari. Venticinque infatti le classi che si sono riunite in piazza della Repubblica per la “Caminada Mascherada”, evento con tutte le carte in regola per far muovere anche i ballerini più timidi.

Sul palco montato davanti alle scalinate che portano a via Serenissima, due ballerini, un animatore, buona musica e tanto, tanto colore, “ringrazio le scuole per essere venute così numerose” ha affermato il Sindaco, microfono alla mano, “e tutti i bambini che riempiono la città di allegria. Che il Carnevale abbia inizio!”.

Carnevale, però, che non poteva avere luogo senza la posa in piazza del “Pilo”, insieme al signor Buccarella e con la presenza simbolica del signor Manfrini, che condurrà quest’anno la sua ultima messa in scena di Sior Anzoleto, “sei anni fa gli avevo fatto una promessa” spiega il Sindaco, “che prima del suo ritiro avrebbe avuto il Pilo”. “Eccolo qui”, continua Cisint, volgendo lo sguardo verso l’installazione, “promessa mantenuta”.

 

“Sono 600 anni di storia” racconta il signor Buccarella ai piedi del Pilo, “uno dei simboli storici del periodo della Serenissima a cui Monfalcone si arrese il 14 luglio 1420, con l'onore delle armi. Per celebrare l'avvenimento  il nuovo governo cittadino fece erigere nella piazza una colonna alta quattro metri che sosteneva il Leone di San Marco. Il 25 aprile, il clero, il Maggior Consiglio con il Podestà e il Capitano, seguiti da tutto il popolo, si recarono in processione alla colonna per issare lo stendardo della Repubblica Veneziana  e dare inizio a una festa di popolo, con cibi locali e vino, accompagnati da corali cantate. Il monumento venne fatto abbattere nel 1797 dai francesi di Napoleone, quando invasero la città. Quando poi fu il turno degli austriaci, essi vietarono persino la tradizionale processione intorno al ‘Pilo della Piassa’ e la popolare festa, rimpiazzando la colonna  con un lanternone a cinque fiamme”. Poi, il martedì grasso del 1884, “il postino Angelo Paolini si appoggiò al lanternone e iniziò a cantare. In quel momento nacque la ‘Cantada’, che ogni anno, a mezzogiorno del martedì di Carnevale, i monfalconesi rinnovano in piazza, dando inizio ai festeggiamenti”.

 

Tradizione “recuperata” quest’anno, per il 139esimo “Carneval de Monfalcon”, che con oggi apre le danze: fino a martedì intrattenimento per grandi, piccoli e per gli amici a quattro zampe e che culminerà nel corteo degli sposi e nella sfilata dei carri allegorici prevista martedì 21 febbraio.

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