“Sollievo”, l’essere sollevato da un peso, da una sofferenza fisica o morale, da una preoccupazione. Così, “la giornata del sollievo” si propone, per quanto possibile, di sensibilizzare la popolazione rispetto alle tematiche della sofferenza e della malattia, che molto spesso sono “taciute per impreparazione, paura e senso di inadeguatezza".
La XXII Giornata Nazionale del Sollievo si celebrerà a sfondo Rocca, con un evento informale a cura della S.C. Rete Cure Palliative e Hospice Area Isontina dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina e del Comune di Monfalcone, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Gorizia, della Croce Rossa Italiana sede di Monfalcone e degli “Amici di Viaggio”.Ritrovo alle 9 di domenica 28 maggio al Piazzale dalla Rocca di Monfalcone, da dove partirà un moto raduno il cui percorso si svilupperà fuori città. Non solo motociclisti: l'evento è aperto a tutti i cittadini, che in alternativa potranno godere di una passeggiata culturale con visita guidata alla Rocca di Monfalcone. Al termine è previsto un incontro e confronto utile per uno scambio di idee e di condivisione di vissuti ed esperienze tra pazienti, cittadini e chi per professione si occupa di Cure Palliative.
“Lo scopo” spiega l’Associazione organizzatrice, “è di sensibilizzare la popolazione rispetto alle tematiche della sofferenza e della malattia, che molto spesso sono taciute per impreparazione, paura e senso di inadeguatezza. In ciascuno di noi v’è una riserva di empatia, solidarietà e compassione che nell’attuale temperie culturale necessita di essere riattivata. La manifestazione non vuol essere ‘un singolo giorno’ dedicato solo a chi è affetto da una malattia grave o in fase terminale, ma si propone di risvegliare, in modo diffuso e duraturo, la cultura del sollievo. È necessario che la visione delle Cure Palliative venga intesa in un’ottica contemporanea: non più cure di fine vita ma strumento necessario a garantire la miglior qualità di vita per il paziente ed il nucleo affettivo durante tutte le stagioni di malattia, non più dedicate solo ai pazienti oncologici, ma estese anche ad altre patologie croniche”.
“Siamo fieri che la Rocca diventi punto di incontro non solo culturale ma anche sociale ”, rileva il Sindaco Anna Maria Cisint “questo è un territorio solidale, che risponde con prontezza alle richieste e alle esigenze delle persone più fragili. Il Comune e noi tutti vogliamo essere vicini alle persone che dedicano corpo, idee, giornate e passione nell’aiutare gli altri. La qualità della vita è un tema che va portato all’attenzione della popolazione, per assicurare la dignità della persona nella malattia e il maggior benessere possibile”.
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