Tre “fazzoletti” hanno fatto ingresso questa mattina nel palazzo del municipio di Monfalcone. Due blu con fascia bianca, a simboleggiare i colori della città di Monfalcone e uno con il tricolore, indossato da Anna. È la delegazione scout, in visita al Sindaco, che ha visto il capogruppo Monfalcone 1 Marco Tognan e il capo reparto Michele Berti accompagnare la sedicenne Anna Pellizzoni. Il tricolore indossato da Anna la investe “di un’importante responsabilità. Sarà la voce dell’Italia, insieme alle delegazioni delle altre Regioni, in Corea del Sud, per il venticinquesimo ‘Jamboree’, dal primo al dodici agosto”, spiega il capogruppo Berti.
“Jamboree” letteralmente significa "marmellata di ragazzi", dall'unione delle parole inglesi jam e boy. Baden-Powell gli diede questo nome perché voleva che un giorno tutti gli scout del mondo si incontrassero in un luogo per fare un campo insieme e quindi una "marmellata" di colori e usanze. Il motto è “Draw your dream” - “disegna il tuo sogno” - ed esprime il desiderio di rendere il 25° World Scout Jamboree un’opportunità per coltivare le proprie speranze e i propri sogni.
“Un orgoglio per Monfalcone avere Anna, che per altro ha appena concluso il secondo anno del Buonarroti, a portare la testimonianza della nostra città e della nostra Regione alle delegazioni di tutto il mondo. Il tricolore che indossa l'ha investita di una grande responsabilità” ha rilevato il Sindaco Cisint. “Parte con l’Italia indosso e tornerà con indosso l’esperienza di tutti gli altri paesi presenti, motivo per cui abbiamo già fissato un secondo incontro con Anna, Marco e Michele, al suo rientro”.
Il gruppo scout “Monfalcone” conta una cinquantina tra bambini e ragazzi, insegnando loro “i valori essenziali del vivere in comunità” spiega il capogruppo Berti, "Anna stessa indossa i simboli delle tappe che uno scout persegue. La tappa della Scoperta, quella della Competenza, con la bussola ad indicare l’acquisizione di specifiche competenze e la capacità di iniziare ad essere autonomi, e la Tappa della Responsabilità, per richiamare la responsabilità e testimonianza”.
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