mercoledì 22 novembre 2023

La squadra della Protezione civile di Monfalcone si ferma.

 

Una decisione assunta lunedì sera nel corso della Consulta straordinaria dei coordinatori dei gruppi comunali e dei presidenti delle associazioni di volontariato di Protezione Civile che si è tenuta a Udine e alla quale hanno partecipato tanti sindaci e delegati - tra i quali il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint -  il direttore dell'Üfficio legale del dipartimento nazionale di Protezione civile, Roberto Giarola, e l'assessore regionale, Riccardo Riccardi.

Nel corso dell’assemblea è stato affrontato il problema emerso dopo la morte del caposquadra di Preone, Giuseppe De Paoli; decesso per cui sono stati indagati il sindaco, Andrea Martinis, e il coordinatore, Renato Valent.


La posizione della squadra della Protezione civile di Monfalcone, avallata dal sindaco, è stata comunicata questa mattina dallo stesso sindaco Cisint e dal coordinatore Andrea Olivetti, in quanto ogni squadra comunale ha deciso in autonomia se sospendere o meno tutte le attività.


“Un messaggio forte ma dovuto” - ha commentato il sindaco Cisint - “che intendiamo lanciare in pieno sostegno ai coordinatori della Protezione civile e a tutti i volontari. La Protezione civile per noi ha un valore enorme; ricordiamo tutti il grande lavoro della nostra squadra quando, durante i Covid, in occasione degli incendi sul Carso e della recente mareggiata, i volontari sono stati in prima linea per aiutare le Forze dell’Ordine e i cittadini secondo le necessità del momento. Basti pensare che, proprio durante la mareggiata di ottobre, su 63 volontari, 57 hanno prestato servizio per ripulire e mettere in sicurezza il litorale. Senza il loro puntuale intervento non saremmo in grado di essere così vicini alle persone durante le emergenze. E’ la prima volta che il D.Lgs 81/2008 viene interpretato in questo modo, causando la dovuta sospensione di tutte le attività della Protezione civile e generando una situazione che non ha precedenti nella storia del volontariato.

Una sospensione giusta per tutelare i volontari, ed è quindi ora necessario intervenire quanto prima con una norma che interpreti chiaramente la questione oggetto del contendere.


Ho già informato i nostri referenti a Roma, che hanno espresso la disponibilità ad attivarsi tempestivamente”.


“Inoltre” - ha continuato Cisint - “ho già contattato il Prefetto, che rappresenta il Governo sul territorio, per spiegare le nostre motivazioni, perchè ogni sindaco è interessato da questo problema e stiamo agendo nell’ottica di tutelare non solo i coordinatori e i volontari, ma l’intera comunità, che non può essere privata a lungo di un servizio così importante”.


Il coordinatore Olivetti ha precisato: “Non si tratta di uno sciopero ma di una scelta in autotulela  ponderata, effettuata ascoltando le ragioni espresse anche ieri sera dalla Consulta e decidendo in autonomia. La mia sospensione e quella della squadra monfalconese rappresenta sia un gesto di solidarietà nei confronti di chi è stato indagato per aver prestato un servizio alla comunità, sia per chiedere fortemente di dare certezze sull'applicazione della norma, con l’auspicio di poter riprendere presto tutte le attività a supporto della nostra città e i suoi cittadini”.

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