(ACON) Trieste, 19 dic - Al termine di un lungo dibattito - a
tratti molto acceso, come sempre avviene quando si parla di
politica sanitaria - la III Commissione, presieduta da Carlo
Bolzonello (Fp), ha espresso a maggioranza un parere favorevole
all'aggiornamento del modello organizzativo del Piano di
emergenza-urgenza, proposto dalla Giunta regionale. Contrari i
consiglieri del Patto-Civica, Furio Honsell di Open e Serena
Pellegrino di Avs. Hanno scelto di non partecipare al voto la
pentastellata Rosaria Capozzi e il gruppo del Pd.
L'assessore Riccardo Riccardi ha delegato Amato De Monte a
illustrare dal punto di vista tecnico le novità della delibera
giuntale. Il direttore del Servizio regionale di emergenza (in
sigla Sores) ha spiegato che si tratta di una risposta ad alcuni
punti di debolezza emersi dal 2017 in poi, quando l'allora
Amministrazione Serracchiani scelse di passare dalle 4 centrali
operative alla centrale unica di Palmanova. Per fronteggiare la
coesistenza di 4 modi diversi di lavorare, frutto dell'esperienza
precedente - ma anche la difficoltà di attuare le rotazioni sulle
ambulanze e di stabilire il codice di gravità delle chiamate,
come pure la scarsa disponibilità del personale delle aziende
sanitarie a lavorare in Centrale anche per periodi brevi - è
stato scelto di creare un Dipartimento interaziendale,
incardinato in Arcs, e di affiancargli un Comitato
dell'emergenza-urgenza.
Tutto questo per "assicurare una visione di sistema e la
collaborazione tra i diversi enti del Servizio sanitario
regionale. Il personale manterrà il suo ruolo nelle singole
aziende sanitarie ma lavorerà periodicamente nella centrale di
Palmanova, su base volontaria e retribuito con incentivi
economici". Un aspetto sottolineato con favore in particolare da
Claudio Giacomelli, capogruppo di Fratelli d'Italia. Tra le
innovazioni, anche l'attivazione dell'auto-infermieristica (con
l'autista e un infermiere) e l'integrazione dell'auto-medica,
nella quale sarà presente anche un infermiere.
"L'obiettivo - ha spiegato De Monte - è quello di mandare i mezzi
più idonei nel presidio ospedaliero più adatto, nel minor tempo
possibile". Oggi invece il 55% degli interventi delle ambulanze
riguarda codici bianchi o verdi, situazioni per nulla gravi.
Sollecitato in particolare da Honsell, che aveva espresso il
disappunto per l'assenza dell'automedica a Tolmezzo, il direttore
di Sores ha fornito anche i dati sui tempi di intervento:
"Nell'area triestina si riesce a dare risposta ai codici rossi
entro 18 minuti nel 96% dei casi, nelle altre zone l'86% delle
volte". Comparazione analoga per le risposte entro gli 8 minuti:
nel 36-39% dei casi a Trieste, 10 punti percentuali in meno fuori
dall'area del capoluogo.
Il dibattito in aula si è concentrato però soprattutto su due
scelte di fondo: quella di mantenere la centrale unica ("Su cui
molti esponenti dell'attuale maggioranza - ha ricordato il
capogruppo dem Diego Moretti - non erano d'accordo, tanto che il
Centrodestra triestino fece una battaglia per tornare almeno a 2
centrali") e quella di scegliere Trieste, a scapito di Pordenone,
come nuova centrale del numero 116/117. Su questo aspetto Nicola
Conficoni (Pd) ha chiamato in causa lo stesso presidente della
Commissione, "che in base alle ricostruzioni giornalistiche
avrebbe cercato di trattenere questa centrale nel suo
territorio". "Sono ancora convinto che fosse meglio posizionarla
dove già c'era una esperienza, ma i tecnici - gli ha risposto
Bolzonello, facendo riferimento alla spiegazione che era stata
fornita in precedenza da Riccardi - hanno spiegato che c'era un
problema relativo al sovraccarico della centrale di Palmanova e
al backup delle chiamate: bisognava evitare che le telefonate in
più finissero a Brescia. Con la scelta di Trieste tutti i dati
restano in regione".
Una tesi che non ha convinto Conficoni e Moretti, che hanno
parlato di "compensazioni", mentre Moreno Lirutti (Fp), Markus
Maurmair (FdI) e Lucia Buna (Lega) hanno difeso la decisione
dell'Esecutivo. "Siccome la centrale 116/117 è di fatto un
centralino, la si può mettere dovunque - ha osservato Lirutti -.
Quanto alla centrale unica, fatico a capire chi ne vorrebbe due o
più in una regione con solo 1 milione e 200mila abitanti". "Il
front office sono i cittadini di tutto il Fvg e non di un singolo
territorio", ha ribadito Maurmair, mentre Buna ha spiegato di
aver scelto "di aderire al percorso deciso dalla Maggioranza:
dispiace di non avere tutti i servizi a Pordenone, ma so che se
chiamerò quel numero potrò avere comunque le risposte".
Decisamente critica invece la posizione delle Opposizioni. Hanno
votato contro la delibera Simona Liguori - che aveva chiesto
spiegazioni sul progetto di "ottimizzare" i punti di primo
intervento di Cividale, Gemona, Maniago e Sacile - e il collega
del Patto-Civica, Marco Putto, come pure Honsell ("Qui vedo solo
enunciazioni di principio, c'è troppo poco") e Serena Pellegrino
(Avs), convinta che "il documento riveli in modo esplicito il
progetto della Giunta, quello di andare verso il privato. E
finitela di nascondervi dietro la carenza di personale".
Secondo la dem Manuela Celotti invece "questo piano è solo una
cornice, che rimanda a ulteriori documenti. E ci sarebbe piaciuto
poter sentire in commissione l'opinione di società scientifiche
ed esperti". "Mi chiedo le motivazioni della scelta di spostare
la nuova centrale a Trieste, quando in precedenza Sores e numero
unico erano a Palmanova", ha osservato il collega di gruppo
Francesco Martines. "Ad oggi la Giunta non definisce nulla,
difficile esprimersi su questo piano: non parteciperemo al voto,
uscendo dall'aula", ha chiosato il capogruppo Moretti. Scelta
analoga per Capozzi, motivata però dal "no" ricevuto "rispetto
alle audizioni che avevo richiesto".
L'assessore Riccardi è invece convinto che si tratti "di un
documento che porta forti innovazioni, a partire dalla linea di
comando: nel momento in cui si assumono decisioni che riguardano
la vita delle persone, è necessario un ordine chiaro, un vero
coordinamento". Il presidente Claudio Colussi, in
videocollegamento, ha invece illustrato il parere favorevole
espresso dal Consiglio delle autonomie locali.
Nel corso della seduta è stato anticipato anche un progetto
relativo alla mappatura dei defibrillatori sul territorio,
attraverso una app che consentirà ai cittadini di inserirsi in un
elenco di volontari disposti a prestare soccorso in caso di
arresto cardiaco.
ACON/FA
mercoledì 20 dicembre 2023
SALUTE. III COMM: EMERGENZA-URGENZA, OK A DELIBERA GIUNTA. PD NON VOTA
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