“Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia”: questo il titolo della grande innovativa mostra che tra ottobre 2024 e maggio 2025 sarà allestita al Museo di Santa Chiara a Gorizia, nell’ambito del programma espositivo legato a Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura – Go!2025. L’esposizione, che rientra nel percorso di progettazione condivisa tra la Regione e il Comune di Gorizia per la realizzazione dei grandi eventi di GO! 2025, è stata affidata a Marco Goldin, storico dell’arte e curatore di fama internazionale, che ha dato vita a un progetto espositivo unico. Sarà così valorizzata la figura di Giuseppe Ungaretti, “testimonial” di GO! 2025 insieme al più grande poeta sloveno, France Prešeren. A legarli, oltre a straordinarie poesie che inneggiano alla vita e all’amicizia fra le genti è la data dell’8 febbraio, che per il primo segnò la nascita e per il secondo la morte. Così proprio l’8 febbraio 2025 sarà inaugurata ufficialmente la Capitale europea della cultura Nova Gorica -Gorizia.
“Grazie di cuore alla Regione, che ci è sempre vicina, e a Marco Goldin, che sappiamo essere un’eccellenza per l’organizzazione delle mostre in tutta Italia. Per noi è un onore poter fruire delle sue competenze”, rimarca il sindaco, Rodolfo Ziberna. Una mostra che appunto sarà animata da uno spirito che la renderà un evento unico: “Autori in vita dipingeranno il Carso di Ungaretti, quindi le loro opere saranno a tutti gli effetti una “prima”. Un modo originale per proporre Ungaretti, con un grande evento che ci porterà direttamente dal 2024 al 2025, quindi inizieremo nel migliore dei modi la Capitale europea della Cultura”. La figura di Ungaretti si sposa indissolubilmente con la Capitale europea della Cultura ribadisce l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti: “Questa mostra vuole raccontare come nel nostro territorio siamo passati da teatro di guerra a laboratorio di pace. Oggi con la Capitale europea della cultura siamo un esempio per tutta l’Europa, dimostreremo quindi in modo accattivante e originale un percorso storico che merita di essere conosciuto e vissuto”.
Il Comune con questa mostra prosegue quindi nel programma di interventi per valorizzare e far conoscere Gorizia, la sua storia, le sue peculiarità e il suo patrimonio culturale e artistico, ben sapendo quanto l’animazione territoriale contribuisca anche alla rivitalizzazione economica e commerciale del territorio. Di qui la decisione di rivolgersi a Marco Goldin, fondatore di Linea d’ombra, affermata società specializzata nella ideazione e produzione di grandi mostre ed eventi collegati, che ha pensato per Gorizia a una esposizione innovativa nell’approccio e nella tipologia ispirata a Ungaretti poeta ma anche soldato, che sul Carso combatté e scrisse alcune delle sue opere più vibranti e intense. Al carattere unico della mostra pittorica contribuirà il percorso artistico che sarà seguito: le opere sono infatti in fase di realizzazione. Gli artisti, scelti dallo stesso Goldin secondo la visione progettuale ispiratrice della mostra, sono stati invitati, grazie alla collaborazione con Promoturismo FVG, a trascorrere alcuni giorni a Gorizia e sul Carso, in modo da “vivere” i luoghi e potervisi ispirare per la realizzazione delle opere da esporre.
L’esposizione sarà inoltre corredata da uno spettacolo teatrale creato ad hoc dallo stesso Goldin, la cui prima è prevista il 10 aprile al Teatro Verdi di Gorizia. La rappresentazione poi girerà per i teatri, contribuendo alla promozione della mostra goriziana su Ungaretti.
Le altre due rassegne saranno “Crali. Una vita per il Futurismo”, grande mostra antologica, tra aprile e settembre 2024. A occuparsene sarà Marino De Grassi, curatore esperto, con lunga esperienza nel settore e con particolare competenza scientifica sul Futurismo giuliano. “Il tesoro di Aquileia”, grande mostra transfrontaliera diffusa che muove dalle radici comuni del territorio storicamente riunito nella Diocesi del Patriarcato, sarà invece allestita dal secondo semestre 2025 e il primo semestre 2026. In questo caso l’iniziativa espositiva sarà resa possibile grazie al lavoro congiunto tra il Comune di Gorizia, l’Arcidiocesi di Gorizia, il Comune di Aquileia, la Fondazione Carigo e la municipalità di Nova Gorica.
Nessun commento:
Posta un commento