Si è inaugurata il 5 marzo, alla Biblioteca Statale Isontina, la mostra "La biblioteca di Francesco Caucig", realizzata in collaborazione con la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg. L’esposizione, che presenta una selezione di volumi compresi tra il XVI e il XIX secolo, offre l'opportunità unica di fare luce sugli interessi e i riferimenti culturali del pittore neoclassico Francesco Caucig.
Attraverso l'esposizione di volumi originali nelle edizioni corrispondenti a quelle possedute da Caucig, elencate nella sua ventilazione ereditaria, la mostra consente di scoprire la vasta erudizione e la profonda curiosità intellettuale dell'artista. Dall'antichità classica, alla letteratura, passando per trattati storici e raccolte di viaggi, i visitatori potranno ammirare la varietà dei materiali che hanno nutrito la mente e l'arte del pittore goriziano.
La mostra, direttamente collegata all'esposizione "Francesco Caucig Goriziano 1755-1828. L'uomo, l'artista, il testimone di un'epoca", allestita a Palazzo Coronini Cronberg, contribuisce a completare il ritratto e la complessa personalità di un artista che è oggi considerato uno degli esponenti di spicco del Neoclassicismo europeo.
Nata fin dal 1775, all’epoca del suo primo soggiorno a Vienna, dove fu introdotto ai classici dall’illuminato mecenatismo dei conti Cobenzl, accresciuta fino alla sua morte nel 1828, la biblioteca di Caucig riflette un percorso di conoscenza e scoperta. Opere di Svetonio, Erodoto, Ovidio, Tacito e Virgilio, insieme a fondamentali testi di teoria ed estetica come quelli di Winckelmann e Mengs, dimostrano l’adesione di Caucig agli ideali di bellezza e verità dell’arte neoclassica.
Allo stesso tempo i volumi esposti, dai trattati storici, ai racconti di viaggi esotici, fino ai testi che riconnettono Caucig alla sua terra d'origine, rivelano una curiosità e una varietà di interessi che vanno oltre le esigenze professionali dell'artista. Come osserva il direttore della Fondazione Coronini, Claudio Polverino, questa sinergia con la Biblioteca statale Isontina “rappresenta un'opportunità unica non solo per esplorare l'universo culturale di uno dei protagonisti del Neoclassicismo europeo, ma anche per riaffermare l'importanza del dialogo e della collaborazione tra le istituzioni culturali della nostra città”.
“Oltre ad essere una riprova della ricchezza del patrimonio della Biblioteca statale Isontina – spiega il direttore Luca Caburlotto – la mostra svela l’intreccio delle fonti che costituisce parte determinante della ricerca storico-artistica, rendendo manifesto, con la semplicità e l’evidenza degli stessi volumi esposti, lo strumento principale per lo studio della personalità dei grandi artisti”.
Nel pomeriggio, le curatrici Cristina Bragaglia e Antonella Gallarotti hanno condotto una visita guidata.
La mostra proseguirà fino al 6 aprile 2024 e sarà visitabile nelle giornate e negli orari di apertura della Biblioteca statale Isontina.
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