mercoledì 13 marzo 2024

DOMENICA IL DISINNESCO DI TRE BOMBE IN TRANSALPINA: A PIENO RITMO LA MACCHINA DELLA SICUREZZA

 

Volantini casa per casa e all’esterno dei palazzi più grandi, un numero dedicato, messaggi con l’alert system: è scattata la macchina informativa del Comune in vista delle operazioni di disinnesco delle tre bombe rinvenute in Slovenia nella zona della stazione della Transalpina. Domenica 17 saranno un migliaio i residenti nel giro di 600 metri che dovranno lasciare per motivi di sicurezza le loro case, secondo il piano già collaudato lo scorso luglio in occasione del brillamento di un altro ordigno bellico nella stessa zona. Trattandosi in questo caso di tre residuati, la finestra operativa sarà necessariamente più lunga della precedente e andrà dalle 10 alle 14.

“Vogliamo garantire la massima sicurezza ai nostri cittadini, mettendo a punto una serie di accorgimenti per contenere al massimo i disagi. Perché le operazioni vadano a buon fine, è importante che le regole siano rispettate da tutti”, rimarca il sindaco, Rodolfo Ziberna. E spiega: “Siamo al lavoro sui vari fronti per gestire al meglio la situazione. La campagna informativa sarà a tappeto, stiamo predisponendo un punto di accoglienza, inoltre i nostri servizi sociali stanno definendo con Asugi il trasferimento degli individui “fragili”. Ribadisco l’importanza di aderire al servizio di Alert System, per ricevere tutte le comunicazioni necessarie da parte del Comune nei casi di emergenza come quello in questione”. L’assessore comunale alla Sicurezza, Francesco Del Sordi, aggiunge un importante tassello della macchina organizzativa: “Lo schema è lo stesso che avevamo utilizzato con successo lo scorso luglio, con un’aggiunta. La zona interdetta sarà controllata non solo dai rappresentanti delle forze dell’ordine e dalla Protezione civile, ma anche dal drone dei Vigili del fuoco, che consentirà di evitare episodi di sciacallaggio e furti”.

Per consentire lo svolgimento in completa sicurezza delle operazioni, tutti i residenti della zona rossa entro le 9 dovranno lasciare le proprie abitazioni. Le strade interessate sono: via Montesanto – dal civ. 21 e 38 a civ. 195/A (confine di stato), via dei Vegetariani, via Brigata Etna – dal civ. 1 fino al civ. 44/a, via Enrico Rocca – dal civ. 2 al civ. 17/A, via Carlo Michelstaedter, via Ugo Foscolo, via Giuseppe Caprin, piazzale della Transalpina, via Carolina Luzzato, via Teobaldo Ciconi, via dei Catterini – dal civ. 25 al civ. 51, via Ferruccio Bernardis, via Caterina Percoto, via San Gabriele – dai civici 38 – 51 al civ. 83 (confine di stato), via Giovanni Paternolli – dai civ. 5 - 6 al civ. 24. Già dalle 7 scatterà, per ordinanza della Polizia locale, il divieto di transito veicolare e pedonale verso l’area interessata. Fino alle 9 sarà consentito solo quello in uscita. Si potrà quindi rientrare a casa solo al termine dell’intervento degli artificieri, previsto presumibilmente entro le 14.

Il Comune metterà a disposizione uno spazio al coperto per persone e animali d’affezione (da non dimenticare di portare la museruola) al comando della Polizia locale, in corte Sant’Ilario 11. Per raggiungere questo spazio, sarà attivato un servizio navetta, con partenza alle 8 dalla fermata degli autobus urbani in via Caprin. Per qualsiasi informazione o problema da segnalare, compresi quelli di deambulazione, è attivo il numero della Polizia locale di Gorizia 0481 383 206. Sono dieci le persone allettate per motivi di salute che, già nella giornata di sabato, dovranno essere portate via da casa da Asugi. Dalle 7 alle 14 di domenica saranno chiusi i valichi in Erjavčeva ulica e Salcano, e non si potrà circolare sulla pista ciclabile lungo il confine.

Per la direzione unitaria delle attività, dalle 6.45 di domenica si riunirà in Prefettura il Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS), che coinvolge i rappresentanti del Comune, del 3° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale, della Polizia di Frontiera, dei Vigili del Fuoco, di ASUGI e delle società di gestione delle reti (E-distribuzione Spa, Terna Spa, Snam Spa, Irisacqua Spa).

La zona rossa è leggermente più ristretta rispetto a quella che si è resa necessaria a luglio 2023, quindi l’evacuazione è necessaria per un centinaio di persone in meno. Le bombe sono appunto tre, tutte della Seconda guerra mondiale: la prima rinvenuta è di 500 libbre di fabbricazione britannica, la seconda delle stesse dimensioni ma americana e la terza di 250 libbre britannica. Tutte si trovano lungo il tracciato ferroviario, nella zona della stazione di Nova Gorica, a poche decine di metri dal confine, e sono state trovate nell’ambito delle ricerche e dei carotaggi propedeutici ai lavori di riqualificazione della Transalpina. Secondo quanto stabilito dagli artificieri sloveni, concordando con quelli dell’Esercito italiano, la prima su cui si interverrà sarà appunto la bomba più piccola, quella trovata per ultima. Essendo l’innesco danneggiato, sarà necessario farla brillare sul posto, quindi sarà scavato un buco profondo sei metri in cui spostarla protetta da materiale isolante. Sarà quindi fatta brillare in modo controllato sottoterra. Seguirà poi la neutralizzazione delle altre due bombe inglesi, che saranno messe in sicurezza, per essere poi spostate per il brillamento.

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