A pochi passi dallo svincolo di Capaci (PA), nei pressi della stele posizionata lungo l’autostrada A29, nel luogo della strage in cui nel 1992 morirono per mano mafiosa il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta della Polizia di Stato Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, la vedova di Montinaro, Tina Martinez Montinaro, ha fortemente voluto che nascesse un giardino con un albero di ulivo dedicato ad ogni vittima innocente della barbarie mafiosa, il cosiddetto “Giardino della Memoria” inaugurato il 23 maggio 2017.
Da quegli ulivi, piantumati su una terra macchiata dal sangue dei giusti e degli innocenti, è stata avviata una piccola produzione di olio che, anche quest’anno, viene distribuito nelle diocesi italiane per essere consacrato nei riti pasquali come Sacro Crisma per i sacramenti religiosi.
Nel pomeriggio di ieri 27 marzo il Questore Luigi Di Ruscio, accompagnato dal Vicario Rosaria Broccoletti, in occasione dello scambio di auguri per le festività pasquali, ha fatto dono dell’olio proveniente dal giardino della memoria all’Arcivescovo della diocesi Monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli. Un gesto simbolico che racchiude un importante segnale di pace e speranza da una terra martoriata dalle stragi di mafia per la rinascita della legalità.
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