lunedì 6 gennaio 2025

Al via la caccia al lupo in Svezia: OIPA contro una politica insostenibile per gli animali e gli ecosistemi

 Comunicato stampa

4 gennaio 2025

Il Governo svedese ha dato il via libera all’abbattimento di 5 intere famiglie di lupi – per un totale di 30 esemplari – nonostante si tratti di una specie già gravemente minacciata. In Svezia oggi si contano appena 375 lupidopo che la popolazione ha subito un calo del 20% nel biennio 2022-2023, legato proprio all’attività venatoria.

Inoltre, di recente il Governo svedese ha abbassato a 170 il numero minimo di esemplari per garantire uno “stato di conservazione favorevole” della speciecontro il minimo di 300 in vigore finora. Un provvedimento che ha giustamente sollevato obiezioni e preoccupazione tra esperti animalisti e ambientalisti, che temono sempre di più per la sopravvivenza dei lupi in Svezia. Il rischio di compromettere irreparabilmente l’equilibrio dell’ecosistema è altissimo, senza contare l’attacco inaccettabile ai diritti di questi animali.

La “questione lupi” in Europa sembra ormai alla deriva, dopo che lo scorso mese il Comitato permanente della Convenzione di Berna ha votato a favore di un abbassamento del livello di protezione dei lupi, che a partire dal prossimo marzo saranno declassati da “specie strettamente protetta” a “specie protetta”. Una decisione che si configura come prettamente politica e che risponde alle richieste degli agricoltori, ignorando però le istanze contrarie che chiedono misure di prevenzione in grado di favorire una serena coesistenza con i grandi carnivori.

Anche in Italia – specialmente al Nord – la sopravvivenza dei lupi è seriamente minacciata da proposte di legge che autorizzano abbattimenti selettivi e arbitrari, la cui inadeguatezza è stata ampiamente contestata dall’OIPA. Quest’ultima è anche parte del Coordinamento a tutela del lupo, istituito in Salento con l’obiettivo di promuovere l’importanza ecosistemica del lupo e la sua coesistenza con l’uomo, contrastando la disinformazione diffusa su questo predatore. Il Coordinamento si riserva il diritto di intraprendere opportune azioni legali nei confronti di chi procurerà allarme ingiustificato e istigherà a delinquere, e si costituirà parte civile negli eventuali casi di bracconaggio.

L’OIPA si schiera fermamente contro ogni decisione che possa mettere a rischio la sopravvivenza di qualsiasi specie ed esprime solidarietà agli attivisti e alle associazioni svedesi che si stanno opponendo a questa misura. “Le politiche di gestione della fauna selvatica devono necessariamente basarsi su criteri scientificirispettando i diritti degli animali e l’equilibrio degli ecosistemi. – dichiara Massimo Comparotto, presidente OIPA – Chiediamo al governo svedese di rivedere immediatamente questa decisione e di adottare strategie non cruente per affrontare le eventuali problematiche legate alla convivenza con la fauna selvatica”.

Nessun commento:

Posta un commento