Comunicato stampa
3 gennaio 2025
È di queste ore la notizia dell’ennesimo incidente venatorio, che ha visto un uomo di 53 anni perdere la vita durante una battuta di caccia al cinghiale a Pietrafitta, nel Cosentino. Questo, a poche ore dall’approvazione, da parte della giunta Regionale, del “piano straordinario per la gestione e il contenimento della specie cinghiale”, che si delinea come l’ennesimo provvedimento anacronistico ai danni della fauna selvatica.
Nelle stesse ore, a Morro d’Alba (AN) un altro cacciatore è rimasto ferito al volto, anche se non sembra in pericolo di vita. Due episodi che riaccendono i riflettori sui gravissimi rischi di un’attività anacronistica e crudele, che mette in pericolo non solo la fauna selvatica e gli animali domestici, ma anche la vita di chi vive o frequenta i territori interessati.
L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) esprime profonda preoccupazione per l’accaduto e ribadisce la sua ferma condanna nei confronti dell’attività venatoria, una pratica inaccettabile in una società che possa definirsi civilizzata.
Come se non bastasse, con la legge di Bilancio 2025 sono state inserite modifiche alla normativa che regola l’attività venatoria, indebolendo la possibilità di intervento delle associazioni protezionistiche, portando all’approvazione di un emendamento che ne limita la capacità di impugnare i calendari venatori – così come di sospenderne gli effetti in sede giudiziaria. Un altro grave passo indietro nella tutela della biodiversità e nella lotta contro l’arbitrarietà delle decisioni che favoriscono gli interessi dei cacciatori, in violazione della Costituzione.
“Questi incidenti non sono casi isolati, ma un’ulteriore dimostrazione di quanto sia urgente rivedere le politiche in materia di caccia.”, dichiara Massimo Comparotto, Presidente OIPA. “Occorre invertire la rotta, reprimendo le decisioni arbitrarie ai danni non solo della fauna selvatica e del territorio, ma anche delle persone. Ci auguriamo che vengano restituiti alle associazioni animaliste gli strumenti necessari per opporsi a politiche tanto dannose e anacronistiche”.
L’OIPA invita il Governo e le istituzioni ad adottare misure che mettano finalmente al primo posto la sicurezza delle persone, il rispetto degli animali selvatici e la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
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