“MILLE ANNI DI STORIA AL CENTRO DELL’EUROPA: BORGO CASTELLO CROCEVIA DI POPOLI EDI CULTURE”
CUP F88F22000000007. Finanziamento PNRR – Next Generation EU, per il progetto pilota PNRR M1C3 Misura 2 Investimento 2.1 linea A
LA RAI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA TRASMETTE I DOCUMENTARI REALIZZATI DALL’ASSOCIAZIONE ÈSTORIA NELL’AMBITO DEL PROGETTO SULLA STORIA MILLENARIA DI GORIZIA “ÈSTORIA FILM&FOOD”, ALL’INTERNO DELLE INIZIATIVE DI BORGO CINEMA
DOMENICA 23 FEBBRAIO ALLE 9.40 PROIEZIONE DEL PRIMO DOCUMENTARIO “LE TRINCEE DEL CARSO E IL MONTE SAN MICHELE” DI GUIDO ALLINEY CON LA REGIA DI GIAMPAOLO PENCO. REPLICA MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO ALLE 21.45 SU RAI 3 BIS
IL DOCUMENTARIO POI SARÀ DISPONIBILE SU RAI PLAY
GORIZIA- Trasformare l’immaterialità del patrimonio storico in una risorsa concreta per Gorizia e il suo territorio è l’obiettivo che da decenni muove il lavoro di èStoria in varie direzioni: l’orizzonte operativo dell’associazione si è esteso a toccare e includere sempre più forme di conservazione e produzione storiografica. Una di primaria importanza riguarda l’uso della macchina da presa ai fini della tutela della memoria: è proprio da questa sensibilità che è nato èStoria Film&Food, il progetto che va ad ampliare le attività di BorGO Cinema, la hub della creatività cinematografica che si è insediata la scorsa estate nel Borgo storico di Gorizia, in via Rastello, e che esprime una spiccata dimensione transfrontaliera con molteplici progetti dedicati all’audiovisivo a cura di quattro eccellenze culturali goriziane (Cross-border Film School, Palazzo del Cinema-Hiša filma con ANAC e Associazione èStoria).
Il progetto curato da èStoria si è focalizzato sulla raccolta di voci, suoni e immagini in movimento della storia goriziana portando alla produzione di una serie di documentari, realizzati da Videoest, per valorizzare la memoria e l'identità del territorio dal periodo medievale, alla Gorizia dei Conti di Gorizia, fino alla transizione verso l’epoca moderna e il Novecento, secolo che estremizza la complessità etnica di un territorio da sempre conteso nel corso dei due conflitti mondiali che la interessano a cui il progetto vuole dare voce per celebrare la centralità della Storia nelle pieghe della vita quotidiana.
I documentari prodotti vengono adesso trasmessi nell’ambito dei programmi Rai della sede del Friuli Venezia Giulia: primo appuntamento domenica 23 febbraio, alle 9. 40, con il documentario “Le trincee del Carso e il Monte San Michele” di Guido Alliney con la regia Giampaolo Penco. Il filmato prende spunto dai resti materiali della Grande Guerra per descrivere la vita dei soldati nelle trincee. I luoghi presi in considerazione sono il grande cimitero austroungarico di Goriansko, in Slovenia, il monumento eretto presso la Trincea delle Frasche, dove morì Filippo Corridoni, e le trincee di cima tre del San Michele. Le immagini sono accompagnate da un dialogo fra il regista e l’autore che evoca la storia di quel particolare luogo e degli uomini che là vissero l’esperienza traumatica della guerra. Replica mercoledì 26 febbraio alle 21.45 su Rai 3 bis. Il documentario sarà poi disponibile su RaiPlay.
A questa prima messa in onda, seguirà la trasmissione degli altri documentari finora realizzati, come “La conquista del Monte Sabotino” dove lo storico Marco Cimmino ci conduce in un percorso che, dall’Ossario di Oslavia in territorio italiano alla cima del Sabotino in Slovenia, ricostruisce i nodi e i luoghi di una battaglia epica della Grande Guerra. Ulteriore lavoro è “L’esilio dei Borboni a Gorizia”, con Jean-Paul Bled, dedicato all’episodio poco noto dell’esilio dei Borboni di Francia nella Gorizia ottocentesca, che sarà presentato in anteprima al pubblico il prossimo 7 marzo nella sede d BorGo Cinema con una doppia proiezione (18.30 e 19.30) preceduta alle 18.00 dall’introduzione di Pierluigi Sabatti. Tra i documentari prodotti anche “Max Fabiani Architetto” e “Gorizia contesa 1943 – 1947”, con Sergio Tavano scomparso da pochi giorni. Attesa anche in questo caso un’anteprima con proiezione a BorGo Cinema il prossimo 28 marzo con introduzione a cura di Roberto Spazzali. Il documentario racconta, nel crepuscolo violento della Seconda Guerra mondiale, le lacerazioni di una città contesa tra eserciti e nazioni combattenti.
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